Il trequarti di Muntser racconta un aneddoto assieme allo scomparso head coach. Conclusa intanto l’autopsia
E’ stato un edema polmonare dovuto probabilmente ad uno scompenso cardiaco a causare la morte di Anthony Foley, ex giocatore e dal 2014 head coach di Munster (di cui era prima stato allenatore della mischia) tragicamente scomparso nella notte di sabato mentre con la sua squadra si trovava a Parigi per la sfida di Champions Cup contro il Racing92, poi rinviata. A riportare l’esito dell’autopsia disposta dalle autorità francesi è il Guardian. Intanto, la società della Red Army ha fatto sapere che i funerali si terranno nella contea del Clare nella giornata di venerdì.
Dalle pagine dell’Irish Indipendent è intanto arrivata la sentita testimonianza di Ian Keatley, trequarti classe 1987 da sei stagioni in forza a Munster. “Quando abbiamo saputo la notizia noi giocatori ci siamo stretti assieme rimanendo uniti – ha raccontato – Ci conoscevamo da anni. La scorsa stagione il giorno dopo una mia pessima partita mi invitò per una pizza in giardino a casa sua assieme alla sua famiglia. C’era anche Keith Wood (58 caps con la maglia irlandese e leggenda del rugby Irish, ndr) con la propria famiglia. Queste sono cose che nessuno vede o conosce. Aveva un gran cuore”.
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