Così il coach della Nazionale. E poi le convocazioni di novembre, i giovani U20 e l’arrivo di Venter
Domenica la Nazionale inizia ufficialmente l’operazione Test Match di novembre con il primo raduno di Roma in vista degli impegni contro All Blacsk, Sudafrica e Tonga. A quattro mesi dal suo arrivo come nuovo Commissario Tecnico dell’Italia, Conor O’Shea ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui parla in generale dell’inizio della nuova avventura e nello specifico di alcuni dettagli riguardo alle sfide autunnali.
Un generale senso di ottimismo è ciò che il tecnico irlandese ha da subito trasmesso e ora, dopo le prime settimane di lavoro, arriva la conferma di un potenziale ancora superiore alle aspettative: “L’ho constatato nella tournée nelle Americhe di giugno e incontrando le società in queste settimane”. Resta, ovviamente, molto lavoro da fare e un nodo fondamentale è un più ampio salto di qualità a cui è chiamata non solo la Nazionale ma tutto il movimento: “(I giocatori) Sono loro al centro del sistema e sono loro a cui più dovremo dare […] Siamo ben lontani dal farlo, segno che le modifiche necessarie sono rilevanti. A cominciare dal mondo degli allenatori”. Il riferimento è ad “una generale mancanza di professionalità. Con l’attuale situazione è impossibile essere al top“.
Ora sotto con i Test Match. “C’è il rischio che la fiducia venga meno, ma non tutti i k.o. sono pesanti”, dice riferendosi ai giocatori che militano nelle nostre franchigie, mentre per quanto riguarda gli aspetti più tecnici Steyn prenderà il posto di Zanni al primo raduno; in campo invece McLean verrà testato a primo centro, Palazzani ad estremo, a numero nove banco di prova importante per Violi e Bronzini. Niente Venditti e Odiete “perché li conosco già e voglio dare un’occasione a Buondonno e alla sua esplosività”. Per quanto riguarda invece il futuro più giovane, Conor O’Shea fa il nome di alcuni giocatori dell’Under20, dettaglio da non sottovalutare dopo pochi mesi di lavoro: Rimpelli e Riccioni, Venditti, Masselli e Rizzi. Confermato infine che almeno per la finestra autunnale Brendan Venter entrerà nello staff come tecnico della difesa.
Infine, un accenno al coordinamento in atto tra i vari livelli dell’alto livello in cui l’allenatore irlandese pone spesso l’accento sulla preparazione atletica (” Almeno una volta alla settimana siamo insieme in campo o intorno a un tavolo”) e un augurio: “Non si parli di quel che ci manca, smettiamola di compatirci: valorizziamo quel che abbiamo. Il sistema Nazionale, franchigie, Eccellenza, Accademie è ben strutturato, dobbiamo operare meglio”.
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