Ad Auckland i Wallabies resistono un’ora. Da manuale i contrattacchi su turnover ball
La partita inizia con l’Australia che cerca da subito di prendere il comando delle operazioni imponendo ritmo alto e forti impatti, ma gli All Blacks ad Auckland non stanno a guardare. Fra il quinto ed il nono minuto infatti, piazzano un uno-due terribile andando in meta con Dagg e Lienert-Brown: entrambe le azioni alla mano in multifase si concludono con i campioni del mondo che schiacciano l’ovale oltre la linea. Le conversioni però mancano. Barrett si dimostra impreciso e il 10-0 che ne scaturisce tiene in gioco i Wallabies.
Moore e compagni allora si riversano nella meta campo avversaria e pur commettendo qualche fallo di troppo, frutto anche della pressione di uno scatenato Matt Todd sui punti d’incontro, riescono a scalfire la difesa della squadra di Hansen che poco prima della mezz’ora viene infilata dal gesto in allungo di Arnold. Foley, praticamente sotto i pali, non può sbagliare. Si va sul 10-7, che potrebbe diventare anche parità quando qualche minuto dopo Hodge prova a centrare i pali da meta campo senza successo per un nulla.
Superato il momento di difficoltà i neozelandesi tornano a macinare gioco e su un intercetto di TJ Perenara, a seguito di un’errata liberazione al piede dove il protagonista sfortunato è ancora Hodge, trovano la terza meta. Barrett non aggiunge i due punti e il primo tempo si chiude sul 15-7.
In avvio di ripresa lungo multifase Walabies, la difesa non rotola e Foley riduce il gap a cinque punti di distanza. Dopo pochi minuti e bel mini break di Smith, altra bella manovra australiana che porta alla meta di Speight: decisive due pulizie rapidissime e lo splendido gioco di gambe di Foley che aggira Read. Ma la marcatura è annullata per uno stupido taglia fuori del sostegno che spinge appena un Savea ormai impossibilitato a recuperare l’ala.
Dal minuto ’45 in poi la regia All Blacks è affidata a Cruden che sostituisce Barrett. Ancora lavoro per il TMO su palla vagante in area di meta ospite, ma Foley tocca l’ovale prima di Cole. Ancora Foley è protagonista, nel ruolo più naturale: splendido angolo di impatto di Simmons che dà il là all’azione portata in pieni 22 dalla successiva carica di Folau. Altra penalità ma brutto errore del numero dieci Wallabies. E il match cambia.
Al minuto ’53 gli All Blacks spaccano il match su doppia palla di recupero che porta Savea in meta dopo calcetto a seguire di Smith. E ancora una volta, gli All Blacks dimostrano di essere letali in due situazioni: subito dopo che l’avversario non ha raccolto punti dopo aver costruito e nelle turnover ball. E invece di un comodo 15-13 ci si trova sul 22-10. Un’altra bella azione australiana in zona rossa si esaurisce per un in avanti. Si entra nell’ora di gioco con una squadra che con il 30% di possesso e territorio ha marcato quattro mete ed è sopra di 12 punti. Che diventano 15 dopo il calcio di Cruden.
AL minuto ’68 altro film già visto ma da manuale del contrattacco: turnover ball nei 22 di casa, prima letale accelerata di Smith e volata di Savea lungo l’out sul successivo allargamento. Si entra negli ultimi dieci di gioco con una lunghissima azione in cui l’ovale cambia almeno quattro volte il proprio padrone: alla fine finisce con altra sgaloppata di Savea che da terra alza a Coles che legittima con la marcatura un’altra splendida prestazione. Finisce 37-10 ma solo per un passaggio in avanti su due contro uno che stava mandando Cruden in meta. Per la squadra di Hansen è la vittoria consecutiva numero 18, record mai riuscito a nessuna nazione Tier One.
All Blacks: 15 Ben Smith, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read (c), 7 Matt Todd, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Liam Squire, 20 Ardie Savea, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Aaron Cruden, 23 Malakai Fekitoa
Marcatori All Blacks
Mete: Dagg (6), Lienert-Brown (10), TJ Perenara (34), Savea (54, 69), Coles (72)
Conversioni: Cruden (54, 69)
Punizioni: Cruden (65)
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Samu Kerevi, 12 Reece Hodge, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 Lopeti Timani, 7 Michael Hooper, 6 Dean Mumm, 5 Adam Coleman, 4 Rory Arnold, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c), 1 Scott Sio
A disposizione: 16 James Hanson, 17 Tom Robertson, 18 Allan Ala’alatoa, 19 Rob Simmons, 20 David Pocock, 21 Nick Frisby, 22 Quade Cooper, 23 Sefa Naivalu
Marcatori Australia
Mete: Arnold (28),
Conversioni: Foley (28)
Punizioni: Foley (43)
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