Nel 1995 a Bologna l’ala All Blacks doma gli azzurri. Nel 2011 la Nuova Zelanda riporta a casa la Webb Ellis Cup
22 ottobre
1983: l’Australia fa tappa a Rovigo nel corso del suo tour europeo. I Wallabies si impongono con 7-29 sull’Italia al Battaglini, davanti a 6.500 spettatori. Per gli azzurri l’unica meta porta la firma di Gianni Zanon.
1997: a Tarbes (Francia), il match tra Italia e Argentina valido per la Latin Cup si conclude sul 18-18. Per gli azzurri sei piazzati di Diego Dominguez.
23 ottobre
1977: a Varsavia l’Italia viene sconfitta dalla Polonia per 12-6 durante il Fira Championship 1977/1978. Per gli azzurri meta di Gianni Franceschini.
1996: a Padova l’Italia cede nettamente all’Australia per 18-40, ma dopo aver tenuto testa per tutto il primo tempo fino a chiudere sull’8-13. Mete azzurre di Stefano Bordon e Diego Dominguez, che completa un full house segnando anche una conversione, una trasformazione ed un drop.
1999: nel primo quarto di finale della Rugby World Cup, il Galles viene tramortito nel suo Millennium Stadium dai futuri campioni dell’Australia per 9-24. Per i Wallabies doppietta di Gregan e una di Tune, mentre per i Dragoni tutti i punti deriveranno dal piede di Neil Jenkins.
2011: gli All Blacks mettono fine alla maledizione e tornano a vincere la Coppa del Mondo. Nel loro Eden Park, ad Auckland, i neozelandesi battono la Francia per 8-7 al termine di una battaglia memorabile, decisa da una meta di Woodcock su una splendida giocata da touche dei tuttineri e da un piazzato di Stephen Donald, la quarta apertura prima di quel Mondiale. Per i transalpini Thierry Dusautoir marcherà una meta e sarà eletto Man of the Match, ma non basterà. Di seguito gli highlights del match.
24 ottobre
1946: gli All Blacks soffrono più del previsto nel battere la Romania a Bucarest, nel primo test match della storia tra le due nazionali. Finirà 6-14 per i neozelandesi.
1978: l’Italia batte l’Argentina nel corso del tour dei Pumas in Europa. Le mete di Rino Francescato e di Serafino Ghizzoni decidono il match, vinto dagli azzurri 19-6 a Rovigo.
1999: nel quarto di finale tra Inghilterra e Sudafrica, l’apertura degli Springboks Jannie de Beer stabilisce il record per il maggior numero di drop messi a segno in un match di Coppa del Mondo, ben cinque. I 34 punti complessivi di de Beer trascineranno i Boks alla vittoria per 21-44 a Parigi alla semifinale, al pari di All Blacks (30-18 sulla Scozia) e della Francia (46-27 sull’Argentina).
2011: dopo la superba finale giocata contro gli All Blacks, Thierry Dusautoir si aggiudica il premio di miglior giocatore dell’anno battendo i neozelandesi Ma’a Nonu, Jerome Kaino e Piri Weepu e gli australiani David Pocock e Will Genia.
25 ottobre
1970: la Romania sbanca il Battaglini di Rovigo nell’ultima giornata del Fira Championship 1969/1970. L’Italia cade 3-14, con l’unica meta marcata da Bollesan.
1975: l’Italia apre con una vittoria il FIRA Trophy 1975/1976. A Treviso, gli azzurri battono 28-13 la Polonia con tripletta di Marchetto e doppietta di Mazzucchelli.
1981: la trasferta a Mosca contro l’URSS si conclude con un pareggio per l’Italia. Allo Sparta Stadium finisce 12-12 e tutti i punti azzurri portano la firma del piede di Stefano Bettarello.
2003: l’Australia riscrive il record di maggior punti segnati in una partita di Coppa del Mondo. Ad Adelaide, i Wallabies travolgono la Namibia per 142-0 marcando ben ventitré mete. Cinque le marcature per Latham, triplette invece per Tuqiri e Giteau. Di seguito gli highlights del match.
2003: nella stessa giornata, l’Italia viene battuta dal Galles a Canberra per 15-27. I Dragoni marcano tre volte con Dafydd e Mark Jones e Sonny Parker e allargano il divario con il piede di Harris. Per gli azzurri tutti i punti portano la firma del piede di Wakarua.
26 ottobre
1991: un drop nei minuti finali di Rob Andrew trascina l’Inghilterra alla semifinale della Rugby World Cup 1991. Il XV della Rosa batte 9-6 la Scozia, il cui uomo di punta Gavin Hastings sbaglia un incredibile piazzato per il possibile pareggio di fronte ai pali. Di seguito il video del clamoroso errore.
1997: nel terzo match della Latin Cup (i primi erano stati giocati contro Francia e Argentina) l’Italia travolge nella ripresa la Romania e vince 55-32, dopo che il primo si era chiuso soltanto sul 23-18 per gli azzurri. Per la nazionale allenata da Coste vanno a segno due volte Ivan Francescato, Manuel Dallan, Ciccio de Carli, Andrea Sgorlon e Paolo Vaccari (più venticinque punti di Dominguez).
2003: il match dei gironi di Coppa del Mondo tra Inghilterra e Samoa, vinto dalla prima per 35-22, è contrassegnato da un bizzarro equivoco che ha portato gli inglesi a giocare per un breve momento in 16 uomini contro 15, con il rischio di venire penalizzati per il resto del torneo. Cosa che poi non avverrà.
27 ottobre
1991: gli All Blacks subiscono la prima sconfitta nella loro (breve) storia in Coppa del Mondo. Accade in semifinale, dove i neozelandesi vengono battuti 16-6 dall’Australia in quel di Dublino. Per i Wallabies a segno sia Tim Horan che David Campese, più Michael Lynagh dalla piazzola.
2003: a Gosford, durante la Rugby World Cup australiana, arriva gli Stati Uniti tornano a vincere una partita nella competizione dopo 16 anni e tre edizioni. La formazione a stelle e strisce batte il Giappone 39-26.
28 ottobre
1967: Danny Hearn, nazionale inglese, subisce un gravissimo infortunio al collo durante un tentativo di placcaggio a Ian MacRae nel match Home Counties e Midlands e gli All Blacks. Hearn resterà paralizzato a vita, ma continuerà ad allenare e diventerà grande amico con MacRae.
1979: l’Italia cede all’Unione Sovietica nel secondo match del FIRA Trophy 1979/1980. A Mosca finisce 9-0 per i padroni di casa.
1995: gli All Blacks fanno tappa a Bologna e travolgono l’Italia per 6-70 al Dall’Ara. Per gli azzurri due punizioni di Bonomi, per gli ospiti mete di Jonah Lomu (2), Walter Little (2), Sean Fitzpatrick, Zinzan Brooke, Ian Jones, Michael Jones, Eric Rush e Jeff Wilson. Di seguito gli highlights della straripante performance di Lomu.
2007: Mike Catt, attuale assistant coach dell’Italia, dice addio alla carriera internazionale e alla maglia dell’Inghilterra. L’ala lascia la nazionale dopo 75 caps e con la Coppa del Mondo 2003 in bacheca.
2010: Phil Vickery, pilone campione del mondo con la maglia dell’Inghilterra nel 2003, è costretto a ritirarsi immediatamente su consiglio medico a causa di alcuni infortuni al collo e alla schiena. A livello di club Vickery ha giocato per undici stagioni a Gloucester prima di trasferirsi ai Wasps, con cui ha vinto l’Heineken Cup del 2007 e la Premiership del 2008.
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