Ad Edimburgo decide una meta nel finale. Ducali bravi a costruire il vantaggio e a reagire
EDIMBURGO – Le Zebre si presentano in campo con un cambio nel XV annunciato giovedì da coach Guidi; Ceccarelli è stato escluso per motivi di salute e al suo posto viene promosso dalla panchina Chistolini, mentre tra i sostituti figura Guillermo Roan.
Il XV del Nord-Ovest, stasera in gialloblu, passa per primo in vantaggio dopo 3′ con Canna (0-3) che punisce dalla piazzola un’irregolarità scozzese al breakdown, dopo che il pack italiano aveva messo in difficoltà gli avversari nella prima mischia chiusa.
La risposta di Edinburgh non si fa attendere ma, anche dopo trentun fasi, la difesa delle Zebre non cede e riesce a costringere gli avversari al fallo, recuperando il possesso e guadagnando metri preziosi con la penal’touche di Canna.
Al 13′ McInally lascia il campo per infortunio, sostituito da Ross Ford ed Edinburgh continua ad attaccare ma la difesa italiana tiene benissimo, respingendo le avanzate avversarie senza mai andare in affanno. Anzi, al 25′ il XV del Nord-Ovest allunga il vantaggio (0-6) ancora dalla piazzola e ancora a punire una scorrettezza al breakdown di Edinburgh.
Rispetto alle ultime uscite, finora, le Zebre si esprimono al meglio.
Al 33′ Edinburgh conquista la prima punizione nei 22m italiani e Tovey calcia in touche; le fasi statiche, però, sono un problema per i Gunners stasera e l’occasione sfuma perchè Gilchrist, il saltatore scozzese, si fa scappare l’ovale di mano.
Edinburgh chiude il primo tempo concedendo un’altra punizione, che Padovani però non riesce a convertire in punti preziosi, prima che un brutto passaggio in-avanti di Bisegni su Venditti vanifichi una buona occasione per gli italiani.
Le Zebre, comunque, vanno a riposo avanti e con merito (0-9) con il drop di Canna che chiude una prima frazione molto positiva per gli italiani.
Nella ripresa Edinburgh torna in campo un po’ più convinto e sfiora subito la meta, ma ancora una volta va elogiato l’ottimo lavoro delle Zebre in fase difensiva, che costringono Dell all’in-avanti forzato ad un palmo dalla linea. Un aspetto, quello difensivo, che Alan Solomons, se fosse ancora head coach degli scozzesi, avrebbe sottolineato in sala stampa. Ma le Zebre fanno benissimo anche nelle fasi statiche e proprio da una mischia vinta dal pack gialloblu arrivano altri tre punti, i primi della ripresa, ancora grazie al piede di Canna che al 49′ è preciso dalla piazzola (0-12); l’apertura azzurra non si ripete al 51′, quando Venditti porta pressione su Hoyland e lo costringe al tenuto, mandando il suo calcio di poco a lato.
Attorno al 55′, però, la pressione di Edinburgh cresce e le Zebre sono costrette a rifugiarsi all’indisciplina, commettendo tre falli consecutivi che i Gunners continuano a calciare in touche; al terzo tentativo, però, le Zebre rubano la rimessa e riescono ad uscire dai propri 22m senza andare in affanno. Al 61′, però, Edinburgh trova la meta con Ross Ford, che stavolta riesce a chiudere l’ennesima rolling maul partita dai 5m italiani. Kinghorn trasforma e porta i suoi sul 7-12, con ancora un quarto di gara da giocare.
I 3304 spettatori del BT Murrayfield adesso riprendono fiato e i Gunners chiudono ancora le Zebre nei propri 22m, trovando la meta del pareggio al 66′ con il neo-entrato McCallum che va di prepotenza oltre la linea dopo qualche fase che ha sfibrato la difesa italiana. Hidalgo-Clyne è preciso nella trasformazione e porta, per la prima volta stasera, avanti i suoi (14-12).
La gara adesso è bella, perché le Zebre sono costrette ad attaccare ma accettano la sfida, reagendo bene al doppio colpo subìto. E, non a caso, trovano la meta della storica vittoria con Venditti, che sfrutta alla perfezione la bella avanzata di Ruzza sulla sinistra che serve il compagno alla perfezione, eludendo l’intervento dell’ultimo difensore. Canna è perfetto dalla piazzola e le Zebre, a tre minuti dalla fine, tornano avanti (14-19).
Negli ultimi due minuti di gioco Edinburgh spinge alla disperata ricerca del contro-sorpasso ma perde l’ovale, che le Zebre recuperano, mantengono fino allo scadere e calciano sugli spalti, sigillando un successo storico.
Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Phil Burleigh 11. Tom Brown 10. Jason Tovey 9. Sean Kennedy 1. Allan Dell 2. Stuart McInally 3. Felipe Arregui 4. Ben Toolis 5. Grant Gilchrist (C) 6. Viliame Mata 7. John Hardie 8. Magnus Bradbury
A disposizione: 16. Ross Ford 17. Jack Cosgrove 18. Murray McCallum 19. Fraser McKenzie 20. Cornell Du Preez 21. Sam Hidalgo-Clyne 22. Michael Allen 23. Glenn Bryce
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Ford (61′), McCallum (66′),
Conversioni: Kinghorn (62′), Hidalgo-Clyne (67′)
Punizioni:
Zebre Rugby: 15 Edoardo Padovani 14 Giulio Bisegni 13 Tommaso Boni 12 Tommaso Castello 11 Giovanbattista Venditti 10 Carlo Canna 9 Marcello Violi 1 Andrea Lovotti 2 Tommaso D’Apice 3 Dario Chistolini 4 George Biagi (C) 5 Quintin Geldenhuys 6 Maxime Mbandà 7 Johan Meyer 8 Andries Van Schalkwyk
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani 17 Andrea De Marchi 18 Guillermo Roan 19 Federico Ruzza 20 Derick Minnie 21 Guglielmo Palazzani 22 Matteo Pratichetti 23 Giovanni D’Onofrio
Marcatori Zebre Rugby
Mete: Venditti (77′)
Conversioni: Canna (77′)
Punizioni: Canna (3′, 25′, 49′)
Drop: Canna (40′)
di Matteo Mangiarotti
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