Guidi, Bisegni e De Rossi concordano: il successo del BT Murrayfield è un punto di partenza
EDIMBURGO – “È una bella risposta dei ragazzi. Il raduno con la Nazionale ha fatto bene, è stata una settimana intensa, ha portato un’aria nuova e stasera hanno fatto una partita piena di cose positive”, attacca coach Gianluca Guidi nell’immediato post-partita al BT Murrayfield, primo storico successo in terra scozzese delle Zebre. Una vittoria che arriva dopo le due pesanti sconfitte europee e che, finalmente, dimostra tutto il potenziale di questo gruppo.
“Oggi siamo tornati in partita dopo essere andati sotto nel punteggio, abbiamo visto tante cose positive e, ripeto, sono contento per i ragazzi, che si meritano questa vittoria. Sono ragazzi in gamba, abbiamo avuto due prestazioni negative ma ci tenevano molto a fare bene e oggi ci siamo riusciti. Dobbiamo fare tesoro di quello che è successo e non dimenticarlo, ma fa piacere sapere e confermare che le Zebre sono queste e adesso dobbiamo continuare ad andare avanti. Abbiamo avuto una settimana, come detto, intensa e ci siamo focalizzati sugli errori commessi e sulla consapevolezza. Ho fatto vedere ai ragazzi che quando abbiamo giocato da Zebre abbiamo sempre fatto bene e dovevamo solo ritrovare questo spirito.”
Possiamo finalmente parlare di questa vittoria come un inizio e di non di un punto di arrivo? “Noi abbiamo bisogno che tante componenti vadano al loro posto e ci vogliamo davvero credere, che sia un punto di partenza. Siamo contenti per le nostre famiglie, in questo momento voglio pensare alle persone che ci sono state sempre più vicine e voglio dedicare a loro questa serata.”
“Come si commenta una vittoria, la prima stagionale e fuori casa? Vincere una partita, per noi, era fondamentale. Farlo in un momento così importante della nostra stagione, fuori casa, contro Edimburgo che veniva da tre vittorie interne è una grande soddisfazione e un premio al lavoro di squadra e staff”, dice Giulio Bisegni.
“È un primo, bellissimo passo verso l’uscita da un momento un po’ così. Stasera abbiamo cercato di approcciare la gara con più cinismo, uscendo subito dalle situazioni un po’ pericolose, prendendoci pochi rischi soprattutto dentro i nostri 22. Dopo, col tempo, la squadra ha preso fiducia e siamo stati capaci di tenere per tutta la gara, qualcosa che spesso non siamo riusciti a fare. Stasera siamo stati sempre competitivi e infatti alla fine ci siamo portati a casa la partita.”
“Le due mete che loro hanno marcato sono nate da due episodi, due rolling maul, un po’ estemporanei e dopo questi siamo tornati subito in partita. Dopo la seconda meta ci siamo parlati, sotto i pali, e ci siamo detti che eravamo ancora in partita e che eravamo sereni di poterci giocare le nostre chance, eravamo tutti molto convinti. La stagione non è stata del tutto negativa, finora, volendola analizzare bene. Con Connacht stavamo vincendo e abbiamo avuto un po’ di sfortuna, con Cardiff e Glasgow siamo stati competitivi e alla fine ci mancavano sempre l’ultimo passo, ‘il soldo per fare una lira’, come si dice a Roma. Oggi, invece, spero proprio questa vittoria sia davvero un punto di partenza, per fare bene e per continuare, perchè il rugby è uno sport che si basa molto sul morale, sulla lucidità e sulla fiducia dei giocatori.”
Al team manager delle Zebre, Andrea De Rossi, chiediamo cosa significhi per lo staff tecnico e per la società questa vittoria: “Alla fine, società, staff tecnico e squadra devono essere un tutt’uno ma a volte sembra che non lo siano. Abbiamo delle difficoltà, è innegabile e da tempo siamo un po’ ‘in guerra con noi stessi’ però questa è una vittoria importante per tutti. Io non voglio fare la differenza tra noi e loro, siamo tutti insieme, nelle difficoltà ci sono personalità che escono in modi diversi ma l’obiettivo è comune. Prima della partenza il nostro presidente è venuto a parlarci, ci ha detto che la società ci è vicina e sono piccoli segnali importanti. La squadra, stasera, è riuscita a dare una grande risposta sul campo alle difficoltà che abbiamo, una vittoria veramente importante.”
“A me piace essere contento quando le cose vanno bene, e soffro quando le cose vanno male. L’ho sempre fatto, anche da giocatore, quando perdevo ero distrutto, quando vincevo mi volevo veramente godere la vittoria. Ciò detto, appena finito il terzo tempo staremo già pensando a Leinster e questo, condivido, deve per forza essere un punto di partenza perchè, sinceramente, la nostra stagione non era ancora decollata. All’inizio siamo stati anche un po’ sfortunati ma conta la vittoria, che non era ancora arrivata. Questa è la prima, e arriva dopo le batoste in Champions Cup. Certo, la vittoria al Murrayfield c’è e resta ma, ripeto, deve essere un punto di partenza.”
di Matteo Mangiarotti
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