Accadeva ad Ovalia: le sfide Italia-All Blacks e gli Springboks passati dall’Italia

Nel calendario ovale l’esordio di Chester Williams e il ritiro di Naas Botha

italia all blacks nuova zelanda

ph. Alessandro Garofalo/Action Images

Nuova settimana e nuovo viaggio alla scoperta del calendario ovale e della storia del rugby.

 

 

12 novembre

1983: una meta in extremis di Jim Pollock permette alla Scozia di pareggiare 25-25 contro gli All Blacks a Murrayfield. Assieme al pareggio del 1964, è il miglior risultato di sempre contro i tutti neri.

1996: a Lansdowne Road detta legge Western Samoa. Gli isolani si impongono con un netto 40-25 frutto di quattro mete.

2005: a Prato l’Italia batte con un largo 48-0 Tonga. Sette le mete segnate dagli Azzurri, di cui due a testa per Bortolami, Sole e Mirco Bergamasco.

 

13 novembre

1906: nel primo incontro giocato sul suolo scozzese da pare del Sudafrica, gli Sprinbgoks si impongono 32-5 contro South of Scotland: per gli ospiti tre mete di Bob Loubser.

1993: nel suo debutto internazionale, Chester Williams segna una delle mete che permettono al Sudafrica di battere l’Argentina 52-23 a Buenos Aires. In 27 presenze marcherà in tutto 14 volte, quattro delle quali nella vittoria del 1995 per 42-14 contro Samoa. Williams fu anche l’uncio giocatore non bianco in campo per gli Springboks nella semifinale mondiale del 1995 e in carriera giocò anche a Casale.

2009: al Beltrametti di Piacenza l’Italia A batte 33-6 la Romania con mete di Buso, Derbyshire, Sepe e Quartarioli.

2010: l’Inghilterra batte 35-18 l’Australia a Twickenham. A segno per i padroni di casa vanno Ashton (due mete) e l’apertura Flood, che realizza 25 punti.

 

14 novembre

1992: per la prima volta dal 1969, il Sudafrica gioca un Test Match in Inghilterra. A Twickenham gli ospiti escono sconfitti 33-16. Al termine del match Naas Botha, due scudetti a Rovigo a fine anni Ottanta, annuncerà il ritiro dal rugby internazionale.

1998: Graham Henry inizia la sua avventura da coach del Galles. La prima uscita dei suoi Dragoni è una sconfitta a testa alta per 28-20 a Wembley contro il Sudafrica. Cinque mesi prima la sfida era terminata con il punteggio record di 96-13 per gli Springboks.

2008: a Torino l’Argentina batte 22-14 l’Italia. L’unica meta azzurra arriva con Masi allo scadere.

2009: a San Siro la Nuova Zelanda batte 20-6 l’Italia nel match che segna il record di spettatori si sempre in Italia. Quel giorno sugli spalti dell’impianto milanese ci sono 80.118 spettatori: che assistono anche alla serie di mischie finali…

 

15 novembre

1969: scene di guerriglia fuori dal St Helen’s Ground di Swansea, dove sono fortissime le proteste anti apartheid in occasione del tour del Sudafrica che gioca contro il club locale.

1997: a Landsdowne Road l’Irlanda esce sconfitta con il pesante punteggio di 63-15 dalla sfida contro la Nuova Zelanda.

2003: a Sydney l’Australia batte 22-10 gli All Blacks nella prima semifinale iridata. A segno per i Wallabies vanno Elton Flatley al piede e Stirling Mortlock di intercetto (subito da King Spencer…).

 

16 novembre

1940: a Bradford 4000 persone assistono alla sfida benefica tra Lancashire e Yorkshire che permette di raccogliere fondi per la Croce Rossa.

1997: dopo un’assenza di 43 anni, il Galles torna a giocare a St Helen’s Ground dove batte 46-12 Tonga.

2002: al Flaminio gli Azzurri sono sconfitti 36-3 dall’Argentina, in meta cinque volte.

2003: nella seconda semifinale iridata, l’Inghilterra batte la Francia 24-7. Tutti i punti inglesi arrivano dal piede di Wilkinson.

2011: dopo una difficile campagna iridata e a otto anni dal successo mondiale australiano, Martin Johnson dà le dimissioni da allenatore dell’Inghilterra, eliminata ai quarti dalla Francia.

 

17 novembre

1962: a Gosforth (Inghilterra) il Canada ferma i Barbarians sul 3-3.

2001: a Twickenham l’Inghilterra batte 134-0 la Romania. 44 punti arrivano dall’apertura Charlie Hodgson (due mete, 14 conversioni e due punizioni).

2012: all’Olimpico la Nuova Zelanda batte 42-10 l’Italia. Quattro le mete neozelandesi, tre delle quali nella ripresa. Per gli Azzurri va in meta Sgarbi.

 

18 novembre

1905: la Nuova Zelanda gioca il primo match sul suolo britannico. A Inverleith la Scozia è battuta 12-7.

2000: l’Inghilterra batte l’Australia campione del mondo in carica con il punteggio di 22-19, nel match passato alla storia per aver segnato l’esordio del TMO, utilizzato in occasione della meta di Dan Luger: ci vorranno sette minuti per prendere la decisione.

2006: al Flaminio passa ancora l’Argentina, che si impone 23-16. Per l’Italia meta si Stanojevic e piede di Bortolussi.

2006: una meta di Phil Vickery a pochi minuti dal termine permette all’Inghilterra di battere 23-21 il Sudafrica a Twickenham.

 

 

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