Sarebbero pronti 20 milioni di Euro per il progetto. E spunta il nome di Ben Ryan…
Una squadra fijiana nel Super Rugby a partire dal 2018. E’ questa la notizia che riporta il Daily Telegraph e che potrebbe rivoluzionare a medio-lungo termine i destini di una parte di Ovalia.
Un progetto da 35$ di dollari neozelandesi (circa 23 milioni di euro) che vedrebbe quindi una franchigia isolana, con base in quel di Port Denarau Marina, debuttare nel più importante torneo per club dell’Emisfero Sud. Il tutto con uno scopo primario, oltre a quello della competitività: trattenere i migliori giocatori ed evitare il saccheggio delle altre nazionali, che equiparano i talenti isolani strappandoli al proprio paese grazie a contratti importanti (vedi le recenti parole di Nathan Hughes).
Garante tecnico del progetto, con molte aziende sponsor che operano sul territorio fijiano pur avendo base in Europa o fra Australia e Nuova Zelanda, sarebbe quel Ben Ryan che da allenatore della nazionale Seven delle FIji è riuscito ad ottenere l’oro olimpico a Rio 2016: “Abbiamo dimostrato già nel rugby a sette di essere forti, a quindici potremmo in futuro toglierci diverse soddisfazioni e magari chissà anche ambire alla vittoria di una Coppa del Mondo. Pensate a quanti giocatori fra Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra e Francia potremmo avere nelle nostre fila e questo varrebbe anche per Tonga e Samoa. Della totalità dei giocatori professionistici presenti, circa il 19% viene dalle Isole del Pacifico.
Una franchigia nel Super Rugby ci permetterebbe di avere più stabilità e attrattiva nel futuro evitando di perdere tanti talenti che ad esempio sono volati in Francia nel Top14”.
Nell’ultimo weekend di Test Match, in campo con altre nazionali c’erano i seguenti giocatori figiani: Virimi Vakatawa (Francia), Nathan Hughes (Inghilterra), Waisake Naholo (Nuova Zelanda), Henry Speight (Australia) e Tevita Kuridrani (Australia)
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