La leggenda irlandese ci presenta la “rivincita” in programma sabato a Dublino
DUBLINO – L’occasione di avere al microfono Brian O’Driscoll nella settimana della rivincita fra Irlanda e All Blacks era troppo ghiotta. Tutti i giornalisti presenti al lancio della candidatura irlandese per il Mondiale 2023, hanno intervistato la leggenda irlandese sulla partita di sabato.
“Io credo che sia la Nuova Zelanda la squadra che ha più da perdere sabato. Siamo riusciti a batterli una volta, quindi ci siamo tolti quell’enorme scimmia dalle spalle. Adesso l’Irlanda deve guardare alla prestazione, più che al risultato. Se i ragazzi giocheranno bene ma gli All Blacks faranno meglio e vinceranno, dovremo accettarlo. L’importante è che la prestazione dell’Irlanda non sia troppo sotto a quella di Chicago. Se riusciranno a avvicinarsi a quella prestazione, o magari migliorarla, non credo che Joe Schmidt avrà problemi anche in caso di sconfitta“.
L’ex capitano della nazionale comunque sa bene a cosa sta andando incontro il gruppo di Joe Schmidt. “La testa mi dice che sarà più difficile dell’altra volta. L’Irlanda per vincere dovrà fare meglio. Domenica ero ai rugby awards e ho visto che gli All Blacks si stanno leccando le ferite. Sono rimasti scottati quindi dobbiamo aspettarci una Nuova Zelanda migliore, anche l’Irlanda dovrà giocare meglio. È difficile chiedere di vincere due volte in due settimane dopo aver atteso 111 anni per vincere la prima partita, ma ho la sensazione che quando mancheranno 10 minuti alla fine avremo ancora la possibilità di vincere“.
Nella partita col Canada ci sono stati otto esordi e altre prestazioni importanti. Chi pensi possa essere scelto per sabato prossimo? “C’è un posto in terza linea quindi credo che Sean O’Brien entrerà almeno nei 23. Non so se come titolare, ma nessuno come lui può avere un impatto entrando a partita iniziata. Iain Henderson non ha giocato sabato ma torna ad allenarsi ed è un nome che Schmidt prenderà sicuramente in considerazione. Keith Earls potrebbe entrare nei 23 per la sua versatilità. Sono decisioni difficili per l’allenatore perché ci sono molti giocatori che stanno facendo bene. Però è sempre positivo avere così tanta abbondanza“.
di Damiano Vezzosi
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