Test Match: Scozia, contro l’Argentina è una prova della verità

Quattro cambi di formazione per i Dark Blues, nessuno per i Pumas rispetto a sette giorni fa

ph. Action Images / Graham Stuart

ph. Action Images / Graham Stuart

EDIMBURGO – La Scozia cercherà di continuare la striscia positiva nei confronti contro l’Argentina, fatta di quattro successi negli ultimi cinque scontri diretti, ultimo dei quali giocato al BT Murrayfield. Quella gara, giocatasi l’8 novembre 2014, finì 41-31 per i Dark Blues e solo nell’ultimo quarto i Pumas erano riusciti a chiudere il gap salvando l’onore, dopo essere andati sotto 34-10 dopo un’ora di gioco.

 

Per la sfida di sabato Cotter è costretto ad apportare qualche cambio alla squadra, soprattutto nel pack a causa delle assenze per infortunio di Richie Gray e John Hardie, due dei migliori in campo sabato, che si aggiungono a Dickinson e Strauss. L’head coach lancia dal primo minuto Magnus Bradbury, che potrà così debuttare a 21 anni con la maglia della nazionale maggiore in terza linea, con John Barclay che si sposta numero 8 e Hamish Watson che torna openside flanker. In prima linea, Fraser Brown prende il posto di Ross Ford al centro, con i due giovani piloni, Dell e Fagerson, che mantengono il loro posto; l’ultimo cambio nel pack è in seconda linea, con il co-capitano di Edinburgh Rugby, Grant Gilchrist – che era capitano della Scozia quando i Dark Blues batterono i Pumas a Cordoba due anni fa – che prende il posto di Richie Gray, facendo coppia col fratello Jonny.
L’unico cambio nei trequarti vede il ritorno di Tommy Seymour, assente per motivi personali settimana scorsa, all’ala sinistra al posto di Tim Visser, che si accomoda in panchina.
“Ogni settimana noi vogliamo migliorarci. Abbiamo fatto molte cose buone contro l’Australia, per esempio marcando più mete di loro (tre, contro le due dei Wallabies), giocando un rugby aggressivo in attacco e difendendo molto bene per buona parte dell’incontro”, ha detto Cotter durante la conferenza stampa tenutasi oggi ad Oriam. “Ovviamente, siamo dispiaciuti di non esserci presi la vittoria, ma sono orgoglioso dell’atteggiamento messo in campo dai giocatori, che si sono dovuti adattare durante l’incontro a diversi cambiamenti per far fronte agli infortuni che abbiamo avuto. Sabato sarà una sfida differente, perchè l’Argentina è una squadra molto pericolosa e potrebbe metterci in difficoltà, sia fisicamente che mentalmente, con il loro gioco che può variare durante il match. Ci aspettiamo che, almeno all’inizio, approccino la gara cercando di dominare le fasi statiche, con grande esplosività attorno alle ruck e con molti offload, cercando di velocizzare le loro avanzate.”

 

Daniel Hourcade, head coach dei Pumas, conferma in blocco la squadra battuta settimana scorsa a Cardiff dal Galles dopo una sfida combattuta e decisa, come ha ammesso lo stesso head coach, da qualche errore di troppo commesso dai suoi ragazzi. “Ho scelto di confermare la squadra di Cardiff perchè capita a tutti di sbagliare ma i ragazzi si meritano una seconda chance, perchè stanno facendo bene da molto tempo”, dice Hourcade nel corso della conferenza stampa tenutasi a Peffermill, centro sportivo della University of Edinburgh.
“Non siamo stati bravi settimana scorsa a mettere in campo il nostro gioco, commettendo troppi falli e calciando troppo l’ovale anche quando non dovevamo. Abbiamo faticato anche in mischia chiusa, ma in settimana ci siamo focalizzati sulle punizioni concesse lavorando su quello che l’arbitro ha ritenuto non andasse bene. Il Galles è stato bravo a metterci pressione, ma la maggior parte delle nostre difficoltà sono arrivate per mancanza di iniziativa da parte nostra. Il rugby che abbiamo giocato a Cardiff non è quello che ci piace, che ci fa esprimere al meglio, quindi speriamo sabato di poterci riprendere e giocare come sappiamo. Dobbiamo sempre, però, tenere presente il clima, che può essere un fattore determinante.” Sabato sono previsti 2°C, ma non la pioggia che, tra ieri sera e oggi, ha battuto la capitale scozzese.
“Sappiamo che la Scozia è un’ottima squadra, che ha fatto una grande Coppa del Mondo e giocato anche bene al Sei Nazioni. Possono avere alti e bassi, certo, ma è una squadra che adesso è in un ottimo momento di forma. Sabato scorso hanno dimostrato le loro qualità, facendo una gara molto intelligente, sono una squadra che gioca un bel rugby, ordinato, che può davvero battere chiunque.”

 

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Sean Maitland, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tommy Seymour, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw (c), 8 John Barclay, 7 Hamish Watson, 6 Magnus Bradbury, 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Allan Dell
A disposizione: 16 Ross Ford, 17 Alex Allan, 18 Moray Low, 19 Tim Swinson, 20 Ryan Wilson, 21 Ali Price, 22 Pete Horne, 23 Tim Visser

Argentina: 15 Joaquín Tuculet 14  Moroni 13 Matias Orlando 12 Juan Martin Hernandez 11 Santiago Cordero 10 Nicolás Sanchez 9 Martí Landajo 1 Lucas Noguera 2 Agustín Creevy (C) 3 Ramiro Herrera 4 Guido Petti 5 Matías Alemanno 6 Pablo Matera 7 Javier Ortega Desio 8 Facundo Isa
A disposizione: 16 Julián Montoya 17 Santiago García Botta 18 Enrique Pieretto 19 Leonardo Senatore 20 Juan Manuel Leguizamon 21 Tomás Cubelli 22 Jerónimo De la Fuente

 

di Matteo Mangiarotti

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