L’ex pilone Lorenzo Bocchini produceva e vendeva droga dalla casa di Londra
Lorenzo Bocchini, pilone classe 1980 con un passato in diverse squadre di Super 10 negli anni Duemila (Viadana, L’Aquila e Rovigo), è balzato agli onori delle cronache inglesi per una vicenda che col rugby non ha nulla a che vedere. Bocchini, come si legge su molti media d’Oltremanica, è comparso nella giornata di martedì davanti alla Southwark Crown Court (primo grado di condanna) dopo essersi riconosciuto colpevole di sei accuse tutte inerenti a reati legati agli stupefacenti, formulate a seguito di un blitz della polizia nella sua casa di Little Venice (Londra) in giugno.
Il fratello e la moglie sono già stati condannati a sei e quattro anni per detenzione a fine di spaccio di alcune forme di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, ecstasy, e crystal meth, la forma più pura della metanfetamina. Una pena proporzionata a quanto rinvenuto dall’irruzione dello scorso giugno: nell’appartamento (oltre a denaro contante e a un taser) è stato infatti scoperto un laboratorio per la produzione e il commercio dei cristalli di crystal meth e dosi pronte alla vendita per un totale di 200.000 sterline, alcune delle quali di colore blu (Breaking Bad docet…). Bocchini comparirà nuovamente davanti al giudice il primo dicembre.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.