Test Match: Italia, la storia del rugby passa da Firenze. Sudafrica battuto 20-18

Prima vittoria di sempre contro una delle tre regine dell’Emisfero Sud. Mete azzurre di van Schalkwyk e Venditti

italia sudafrica parisse touche

ph. Sebastiano Pessina

FIRENZE – Si inizia con un lungo multifase azzurro che porta l’ovale dentro i 22. Le vie verticali danno avanzamento, Canna distribuisce nella larghezza ma la sparata di Bronzini a Gega provoca la turnover ball che vanifica la manovra. Il Sudafrica risale il campo e lancia tre volte ai cinque metri: difendiamo benissimo la cassaforte, sulle prime due guardie attorno al breakdown e con la salita da spia ma poi basta un allargamento per trovare le buone mani che mandano in meta Habana. Dal restart un banalissimo muro Springboks permette di lanciare ai cinque metri: il primo sacking funziona, ma sul successivo pick and go van Schalkwyk pesta sulle gambe e marca. L’Italia non rinuncia ad attacca, imposta un altro bel multifase in cui a dare avanzamento sono la sponda interna Parisse-Padovani e il bel cambio d’angolo di Benvenuti. Ma di nuovo la turnover ball premia il contrattacco sudafricano: belli i sostegni ma la difesa scala male dal primo interno ed è tutto un rincorrere il portatore con placcaggi alle gambe che lasciano libere le mani per il riciclo veloce. Al ventesimo la prima mischia, dopo splendido placcaggio di Favaro che ferma Lambie nel proprio campo forzando la cacciata a terra.

La parte centrale del primo tempo vede un calo del ritmo: si giocano più mischie (il terreno di gioco devastato non aiuta), van Schalkwyk esce zoppicando sostituito da Biagi e complice anche la pioggia il ritmo rallenta. Da un fallo ospite in mischia ordinata Padovani centra i pali e fissa lo score sul 12-10 alla mezzora. Dal canto suo l’Italia placca bene con la spia che sale (due volte Favaro), ma in difesa sono sanguinosi gli errori nell’uno contro uno sulla metà campo nello spazio aperto che portano gli Sprinbgoks in zona rossa. Ma dentro i 22 la difesa azzurra è ordinata ed efficacie, i placcaggi raddoppiati e la pressione alta fino a forzare l’in avanti. I primi quaranta si chiudono così sul 12-10 Springboks.

 

Ci sono Ferrari e Quaglio nell’Italia che rientra dagli spogliatoio e si ricompone la prima linea tutta Benetton con Gega. L’inizio di ripresa è difficilissimo: recuperiamo il drop d’inizio, liberiamo male, restiamo in 14 per il giallo a Fuser (fallo in touche) e difendiamo con le unghie in modo superlativo frontali e al largo concedendo il minimo dazio dei tre punti. Gli Springboks tornano in zona rossa ma di nuovo placchiamo bene forzando l’errore del sostegno avversario. E l’inferiorità numerica se ne va con appena tre punti concessi. Una doppia punizione ci permette di risalire il campo e da una touche regalata da Combrink marchiamo: splendide cariche dei ball carrier, la maul in piedi funziona e sul successivo allargamento Benvenuti serve col giusto timing Venditti che travolge Jantjies e marca la meta che convertita vale il 17-15 Italia. Il vantaggio dura pochi minuti per effetto del calcio dell’apertura sudafricana da poco dopo la metà campo da posizione centrale. La partita si mantiene vivace e giocata a viso aperto: il bel multifase azzurro mette in arretramento la difesa ospite, il placcatore non rotola e Canna ci riporta avanti. A dieci dal termine entrano Gori e Allan. Il gran merito degli Azzurri è quello di risalire metà campo, grazie anche a due errori di handling di un Sudafrica completamente nel pallone. Ad un minuto e mezzo dal termine lanciamo la touche maul ai cinque: il drive avanza e va oltre la linea bianca. Sia quella di marcatura che quella di touche e la meta non è convalidata dal TMO. Nuovo lancio, questa volta sudafricano, palla rubata e calciata sugli spalti. E il cielo da oggi è un po’ più blu, come canta lo stadio. Finisce 20-18.

 

 

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luke McLean, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Giorgio Bronzini, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Francesco Minto, 5 Andries van Schalkwyk, 4 Marco Fuser, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Ornel Gega, 1 Sami Panico
A disposizione: 16 Tommaso D’Apice, 17 Nicola Quaglio, 18 Simone Ferrari, 19 George Biagi, 20 Abraham Steyn, 21 Edoardo Gori, 22 Tommaso Allan, 23 Tommaso Boni

Marcatori Italia
Mete:  van Schalkwyk (12), Venditti (57)
Conversioni: Canna (12, 57)
Punizioni: Padovani (30), Canna (64)

 

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Ruan Combrinck, 13 Francois Venter, 12 Damian de Allende, 11 Bryan Habana, 10 Pat Lambie, 9 Rudy Paige, 8 Warren Whiteley, 7 Willem Alberts, 6 Nizaam Carr, 5 Lood de Jager, 4 Pieter-Steph du Toit, 3 Vincent Koch, 2 Adriaan Strauss, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Trevor Nyakane, 19 Franco Mostert, 20 Teboho Mohojt, 21 Faf de Klerk, 22 Elton Jantjies, 23 Johan Goosen

Marcatori Sudafrica
Mete: Habana (9), de Allende (17)
Conversioni: Lambie (17)
Punizioni: Lambie (45), Jantjies (61)

 

Di Roberto Avesani

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