L’Italia muove le sue prospettive: la vittoria sul Sudafrica è un punto di partenza

L’intensità e la difesa viste a Firenze devono diventare il nostro standard. Perché gli exploit isolati non ci bastano

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Cosa dire dopo una partita e una vittoria come quella di una manciata di ore fa ammirata a Firenze? In realtà non molto, la gioia ovviamente è immensa e il fischio finale è ancora forse un po’ troppo vicino per analizzare con la dovuta freddezza 80 minuti fondamentali nella storia del nostro rugby. Però qualcosa si può dire.
L’Italia ha giocato una gara tostissima sin dalle prime battute: intensità massima, grande concentrazione, una difesa furiosa e asfissiante. Gli uomini di O’Shea hanno interpretato al meglio una partita in cui hanno subito capito che potevano e dovevano far male a un avversario dal lignaggio importantissimo. La vera differenza con quanto visto una settimana fa a Roma contro gli All Blacks è stato l’approccio mentale: all’Olimpico gli azzurri – magari solo a livello inconscio – sapevano di essere sostanzialmente delle vittime sacrificali, al Franchi no.
Certo questo Sudafrica è tra i peggiori degli ultimi 30 anni, gli Springboks stanno giocando la loro peggiore stagione da quando c’è il professionismo, ma non bisogna nemmeno dimenticare che l’ampiezza quantitativa e qualitativa del bacino in cui ct Coetzee può pescare è enormemente superiore al nostro. Il gap tecnico e fisico tra le due squadre è notevole ed è tutto a vantaggio dei sudafricani. Anche di questo Sudafrica, che se lo avessimo incontrato anche solo la scorsa primavera a parità di condizioni ci avrebbe dato 20 punti. Non sminuiamoci troppo.

 

Ci sono ovviamente tante cose da migliorare o rivedere in casa Italia: quando attacchiamo le opzioni a nostra disposizione non sono tantissime, abbiamo grande necessità di alzare il livello del nostro gioco al piede visto che calciamo parecchio ma non con la qualità necessaria. Ci arriveremo. O’Shea e il suo staff hanno il tempo e hanno già dimostrato in poco tempo di saper lavorare molto bene con un gruppo che ha ancora margini di miglioramento notevoli.
La cosa importante però è un’altra: Firenze e questa vittoria sul Sudafrica deve diventare un punto di partenza, non di arrivo. L’intensità e la cattiveria visti ieri per tutti gli 80 minuti devono diventare il nostro standard. La strada, l’unica strada, per fare un vero salto di qualità passa da qui. Altrimenti quello del Franchi rimane solo un exploit. Bello, per carità, ma tutto sommato non sapremmo che farcene.
Quello standard abbiamo dimostrato di poterlo reggere, nonostante diversi infortuni che limitano le scelte già non numerosissime del nostro ct. Dobbiamo giocare sempre così, contro chiunque, dare un messaggio chiaro a tutta Ovalia. Non sarà semplice, giornate storte o amare ce ne saranno inevitabilmente, ma dobbiamo un attimo decidere chi e cosa vogliamo essere da grandi: la squadra che conquista un paio di grandi risultati al massimo ogni 4 anni o quella che può giocarsela sempre con quasi chiunque mettendosi nella bisaccia più scalpi possibile. Noi non abbiamo il minimo dubbio.
Tra una settimana a Padova c’è una partita per nulla facile contro una squadra molto fisica, dotata di grande tecnica ma scarsamente organizzata. Diamo subito dimostrazione che Firenze non è stata un caso.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

“Grazie Sergio”: il rugby italiano renderà omaggio a Parisse nel giorno di Italia-Francia

Il match dell'Olimpico sarà dedicato all'ex capitano azzurro, che potrà nuovamente salutare il suo pubblico dopo l'ultima partita giocata a Roma nel 2...

11 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia: il bollettino medico degli Azzurri dopo la partita col Galles

Gli Azzurri perdono un elemento di esperienza davanti

11 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni 2025: 5 Azzurri inseriti dalla stampa estera nei “Team of Week” del secondo turno

Prima linea molto apprezzata, così come Lorenzo Cannone e due trequarti

11 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni 2025: Lorenzo Cannone candidato come “Player of the Week”

Il terza linea degli Azzurri in lizza per l'importante riconoscimento

10 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sergio Parisse: “L’Italia in campo da favorita, non era scontato riuscire a fare la partita che ha fatto”

Le parole del totem azzurro che fa i complimenti a Gonzalo Quesada e al suo gruppo di giocatori

10 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni: Italia-Galles vista dalle statistiche

Azzurri cinici nel mettere punti a referto, trascinati da un super Lorenzo Cannone

10 Febbraio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale