Altra gara importantissima per il ranking mondiale. Chi perde paga pegno e la Scozia adesso non può permettersi passi indietro
EDIMBURGO – Quando la Scozia scenderà in campo oggi pomeriggio, sul terreno di gioco artificiale del Rugby Park di Kilmarnock – che, nonostante il nome, è la casa della locale squadra di calcio – avrà molto da perdere e, soprattutto, molto da dimostrare. La sfida contro la Georgia, infatti, non è per nulla solo l’ultimo test match di un autunno, finora, piuttosto positivo, ma un’altra prova della verità per Laidlaw e compagni, chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere finora contro un avversario che, come diceva Cotter in conferenza stampa giovedì, “sta aspettando questa gara da almeno un anno”.
Perchè il successo ottenuto contro Samoa è importante ma un’eventuale vittoria contro la Scozia, una Home Nations, una delle fondatrici del Sei Nazioni diventato negli ultimi anni quasi un’ “ossessione” per i georgiani, darebbe davvero ancora più fiato a tutte le loro rivendicazioni, cancellando al contempo il sofferto successo sui Pumas che ha mandato la Scozia al settimo posto del ranking World Rugby.
Sotto la guida di Vern Cotter, arrivato nel giugno 2014, la Scozia ha giocato trenta gare, vincendone quindici e perdendone altrettante. I Dark Blues hanno adesso ancora sei gare a disposizione per cercare di far pendere la bilancia dal lato “positivo”, prima che l’head coach neozelandese saluti tutti al termine del Sei Nazioni per cominciare a pensare al Montpellier-Hérault, prossima destinazione. “Non voglio fare un consuntivo, né mi interessa parlare di ‘legacy’. In questo momento penso solo gara per gara”, ha detto Cotter. “Ho un grande staff tecnico con me e insieme ci stiamo preparando per le prossime sfide. Sappiamo che la sfida contro la Georgia, in qualche modo, ci porterà alla sfida contro l’Irlanda del Sei Nazioni e dopo quella penseremo alla Francia, e via così. Andremo avanti così finchè non avremo più gare davanti a noi”.
La Georgia è un avversario ‘tosto’ ma battibile, ma solo se la Scozia si dimenticherà in fretta della gara di sabato e riuscirà a scendere in campo concentrata e convinta che solo giocando una grande gara, una gara intelligente, potrà portarsi a casa la vittoria. Il gruppo, i giocatori devono dimostrare di essere cresciuti psicologicamente, mettendo in campo la migliore prestazione possibile per dimostrare a tutti, ma per primi a loro stessi, di meritare non solo la maglia che indossano, ma anche la posizione nel ranking mondiale. “Dovremo cercare di essere veloci, ma cercando di restare sempre equilibrati. Non vorremmo avere troppe mischie chiuse nella nostra metà campo, se possibile”, ha chiuso Cotter. “È importante che ci mettiamo nelle condizioni giuste per marcare senza correre rischi, passando attraverso le fasi se necessario e prendendoci il nostro tempo, cercando di evirare di andare nell’uno-contro-uno. Il campo artificiale permette un gioco molto veloce ma dovremo essere intelligenti e usare tutte le armi a nostra disposizione. Loro sono una squadra che difende bene e dobbiamo metterli in difficoltà, costringendoli a regalarci possessi in posizioni dove non vorranno dar via l’ovale.”
Due anni fa, la Scozia ha chiuso il suo autunno con un successo a Kilmarnock su Tonga, dopo aver battuto bene i Pumas e aver “quasi battuto” gli All Blacks al BT Murrayfield. I Dark Blues sono arrivati con l’entusiasmo alle stelle al Sei Nazioni, chiuso però all’ultimo posto con cinque sconfitte consecutive. Adesso, è venuto il momento di dimostrare che la Scozia è una squadra che può competere contro chiunque, dando continuità ai risultati. Partendo proprio da oggi.
Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Mark Bennett 12 Alex Dunbar 11 Tommy Seymour 10 Finn Russell 9 Greig Laidlaw (C) 1 Allan Dell 2 Ross Ford 3 Zander Fagerson 4 Richie Gray 5 Jonny Gray 6 Rob Harley 7 Hamish Watson 8 Ryan Wilson
A disposizione: 16 Fraser Brown 17 Alex Allan 18 Moray Low 19 Grant Gilchrist 20 John Barclay 21 Ali Price 22 Pete Horne 23 Rory Hughes
Georgia: 15 Merab Kvirikashvili 14 Giorgi Aptsiauri 13 Merab Sharikadze 12 Tamaz Mtchedlidze 11 Sandro Todua 10 Lasha Malaguradze 9 Vasil Lobzhanidze 1 Mikheil Nariashvili 2 Jaba Bregvadze 3 Levan Chilachava 4 Kote Mikautadze 5 Giorgi Nemsadze 6 Vito Kolelishvili 7 Mamuka Gorgodze (C) 8 Beka Bitsadze
A disposizione: 16 Badri Alkhazashvili 17 Karlen Asieshvili 18 David Kubriashvili 19 Lasha Lomidze 20 Giorgi Tkhilaishvili 21 Giorgi Begadze 22 Beka Tsiklauri 23 Shalva Sutiashvili
di Matteo Mangiarotti
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