L’impresa di Ulster, la profondità di Leinster e una statistica da psicanalisi per Munster
DUBLINO – Il punto sulla situazione in Champions Cup delle irlandesi a metà girone.
Leinster ha espugnato con bonus point i Franklin gardens di Northampton. La vittoria è ancora più preziosa, se si conta che la squadra ha fatto a meno di molti titolari. Già al via mancavano Sexton e Healy, dopo 15 minuti è uscito anche Carbery (caviglia). Gli inglesi hanni recuperato lo 0-10 col quale Leinster era partita, poi gli ospiti hanno saputo reagire tornando in vantaggio subito prima con una punizione di Nacewa e poi con una meta di O’Brien. A quel punto ci ha pensato Dylan Hartley a chiudere la partita, facendosi espellere sei minuti dopo il proprio ingresso per un colpo alla testa di O’Brien. Questa vittoria attira l’attenzione su alcuni giovani finora poco conosciuti fuori dall’Irlanda, come l’ala Adam Byrne e il centro Rory O’Loughlin (quest’ultimo autore della quarta meta con una gran presa al volo su calcio di Ross Byrne). Se Leinster dovesse bissare il successo contro Northampton anche sabato sera all’Aviva, la maggior parte della strada per i quarti di finale sarebbe percorsa. Cosa tutt’altro che semplice, dal momento che dopo Sexton, Leo Cullen ha perso anche Carbery, che forse dovrà andare sotto i ferri per riparare la caviglia destra.
Ulster ha compiuto la vera impresa del fine settimana, battendo in casa Clermont, capolista del Top 14 e squadra fra le più in forma d’Europa. La vittoria con bonus point accende serie speranze di accedere ai quarti di finale, anche se per farlo bisognerà vincere contro Bordeaux in casa e almeno una delle due trasferte rimanenti: Clermont sabato prossimo o Exeter a gennaio. Nel 39-32 ai francesi spicca fra gli altri anche Tommy Bowe, tornato a ottimi livelli. Spicca anche che Pienaar è un campione e tutta l’Irlanda del nord continua a essere arrabbiata con la IRFU perché lo manda via, ma questo è un altro discorso.
Munster-Leicester 38-0. Non c’è bisogno di aggiungere molto altro per raccontare la prestazione della Red Army, tornata a livelli altissimi come Thomond Park (sabato quarto esaurito della stagione). O’Mahony, Bleyendaal, Sweetnam e Stander hanno giocato una partita praticamente perfetta, anche se Leicester è parso l’ombra di sè stesso. Una statistica che meriterebbe una psicanalisi: dalla tragica scomparsa di coach Anthony Foley Munster ha vinto tutte le partite, quella di sabato è stata la settima. Munster è in testa al gruppo nonostante debba ancora recuperare la partita di Parigi e sembra destinata a giocarsi il primo posto nel gruppo con i Glasgow Warriors, che hanno espugnato Parigi e la seguono a 9 punti.
Connacht invece ha ceduto, anche se con onore, in casa degli Wasps. Una sconfitta che non sorprende, visto che in questo momento le vespe sono più forti della provincia occidentale, oltretutto appena scossa dall’annuncio di Pat Lam di lasciare la panchina a fine stagione La corsa ai quarti di finale, già proibitiva, adesso si compica ulteriormente e passa per una difficile vittoria sabato pomeriggio. A complicare le cose l’annuncio che Boshhoff starà fuori fino a marzo per un infortunio alla spalla.
di Damiano Vezzosi
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