Stasera gli scozzesi devono dimostrare contro i vice-campioni d’Europa di avere le carte in regola per i quarti
GLASGOW – “Questa è una delle gare più importanti della nostra storia”, soleva dire Gregor Townsend un paio di stagioni fa per, pressapoco, tutte le gare. Qualcuno poteva sorridere, di fronte a questa affermazione, che era diventata quasi un ritornello, ma quando Al Kellock ha alzato al cielo di Belfast il trofeo del Guinness PRO12, nessuno ha più avuto nulla da obiettare.
Quella che andrà in scena stasera allo Scotstoun Stadium di Glasgow – già esaurito da settimane, 7351 biglietti venduti – è, a tutti gli effetti, la partita più importante della stagione dei Warriors, ma solo fino a questo momento. Un’eventuale vittoria manderebbe gli scozzesi di prepotenza verso i quarti di finale, verso il primo, storico passaggio alla fase ad eliminazione diretta, ma la gara casalinga contro Munster e la trasferta a Welford Rd diventerebbero, a loro volta, le gare più importanti in quel preciso momento.
I Warriors, che in PRO12 stanno facendo un po’ di fatica ultimamente, sono riusciti a battere il Racing 92 a domicilio, dopo essere andati sotto nel punteggio in avvio, ulteriore prova che il gruppo di Townsend ha tutte le potenzialità per fare bene. Stasera scendono in campo per bissare il successo (inutile) ottenuto a Kilmarnock lo scorso gennaio e cercando la quarta vittoria consecutiva nella fase ‘back-to-back’ (terza e quarta giornata) della massima competizione europea, dopo il doppio successo ottenuto sugli Scarlets la stagione scorsa.
Prima di allora, però, i Glaswegians avevano come unico risultato positivo in questa momento cruciale della fase a gironi un pareggio, con dodici sconfitte – un dato che, da solo, spiegherebbe parte del perchè i Warriors non siano mai riusciti a chiudere il girone al primo posto.
I Warriors cambiano qualcosa rispetto alla squadra che ha vinto 23-14 a Colombes; Josh Strauss entra nel club dei Centurions, mentre non ci sarà l’italiano Simone Favaro, infortunatosi alla spalla nel match di sabato.
Il Racing non può già più permettersi passi falsi, perchè, nonostante debba recuperare una gara – contro Munster, il 7 gennaio – siede ultimo a zero punti in classifica e un ulteriore rovescio stasera manderebbe Dan Carter e compagni con un piede e mezzo fuori dalla Champion Cup.
I francesi lasciano Szarzewski e Rokocoko in panchina, ma confermano la mediana formata da Carter e Machenaud (capitano di giornata) e – soprattutto, per tutto il pubblico scozzese – Leone Nakarawa in seconda linea, che tornerà allo Scotstoun dopo l’addio in estate.
I Ciel et Blanc non hanno mai perso tre gare consecutive in trasferta in Europa e una sola volta, nella stagione 2013/14 (contro gli Harlequins) sono stati battuti due volte nel back-to-back, ma stasera, nonostante il loro potenziale, rischiano di dover aggiornare le loro statistiche, se non riusciranno a giocare una gara migliore di quella di sabato scorso allo Stade Yves-Du-Manoir.
Arbitro della sfida sarà l’irlandese George Clancy, assistito dai connazionali Leo Colgan e John Carvill a bordo campo e Olly Hodges (TMO); un po’ di Italia in tribuna, con il Citing Commissioner che sarà Alberto Recaldini. La pioggia del primo pomeriggio dovrebbe lasciare spazio ad un cielo coperto, con una temperatura attorno agli 8°C e vento a 4mph, per queste latitudini irrilevante.
Glasgow Warriors: Stuart Hogg; Tommy Seymour, Alex Dunbar, Samuel Johnson, Lee Jones; Finn Russell, Ali Price; Gordon Reid, Fraser Brown, Zander Fagerson, Tim Swinson, Jonny Gray (C), Robert Harley, Ryan Wilson, Josh Strauss
A disposizione: Corey Flynn, Alex Allan, Sila Puafisi, Brian Alainu’uese, Chris Fusaro, Henry Pyrgos, Mark Bennett, Sean Lamont
Racing 92: Brice Dulin; Teddy Thomas, Casey Laulala, Anthony Tuitavke, Marc Andreu; Dan Carter, Maxime Machenaud (C); Viliamu Afatia, Camille Chat, Ben Tameifuna, Gerbrandt Grobler, Francois van der Merwe, Wenceslas Lauret, Chris Masoe, Leone Nakarawa
A disposizione: Dimitri Szarzewski, Eddy Ben Arous, Cedate Gomes Sa, Thibault Dubarry, Antonie Claassen, Xavier Chauveau, Benjamin Dambielle, Joe Rokocoko
di Matteo Mangiarotti
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