Terzo successo consecutivo dei Leoni, che si impongono nello scontro fisico e nel territorio
Dopo un paio di minuti di ping pong tattico, due trasmissioni imprecise Canna-mini unit, la partita si infiamma al decimo. Prima Barbieri stoppa un calcio di Canna nei 22 ducali e si invola in meta ma allungandolo al piede centra la base dal palo, poi un in avanti sull’ultimo offload blocca l’incursione veneta a pochi passi dalla linea di meta. La scossa alla partita ha fatto bene al gioco e scaldato il pubblico: una doppia turnover ball con contrattacco dal fondo vivacizza l’incontro. Treviso sembra avere maggiore aggressività, ma concede banali punizioni che permettono a Biagi e compagni di risalire il campo con il minimo sforzo. Ma nonostante le piattaforme da metà campo si resta costantemente in zona rossa ducale e per poco McLean non marca up and under di Sperandio. Il miglior inizio è legittimato dal giro dalla piazzola che permette ad Allan di aprire le marcature.
Lo stesso numero 10 è poi protagonista in negativo, con un banale in avanti nel momento di raccogliere un calcio piazzato sbagliato di Padovani. Ne nascono una mischia in pieni 22 per le Zebre e le successive cariche, che si esauriscono però con Bisegni imbragato. La successiva mischia è giocata da Pasquali che prende il posto di Ferrari che esce zoppicando vistosamente. Alla mezzora Biagi e Van Schalkwyk rimpallano un calcio veneto e si involano lungo l’out sinistro ma sul successivo raggruppamento arriva la cacciata a terra di casa. Si resta però nei 22 con doppio lancio cassaforte delle Zebre: sul secondo la maul avanza e il TMO convalida la marcatura. La cassaforte funziona anche per Treviso, che macina metri e dopo il fallo ospite sceglie la nuova touche maul ai facili pali. Ma di nuovo è un fallo dei Leoni a togliere le castagne dal fuoco per le Zebre. Ma un nuovo fallo permette ad Allan di andare in piazzola: pali centrati e primo tempo che si chiude sul 7-6 Zebre.
In avvio di ripresa la musica non cambia. Dopo il break di Tebaldi che coglie di sorpresa le guardie, Treviso si installa per cinque minuti nei 22 ducali ma un inutile fallo di Fuser che trattiene Geldenhuys ricaccia di nuovo indietro i padroni di casa. Sgarbi e compagni sembrano avere maggior piglio e aggressività: una bella serie di offload e sponde ravvicinate mettono ancora sotto pressione la difesa bianconera che concede il fallo, convertito da Allan nei tre punti che riportano avanti i suoi. In campo vanno Morisi per Sgarbi e l’acclamato Zanusso per De Marchi. Poco prima dell’ora di gioco la meritata meta di Treviso con Allan che allunga al piede, raccoglie, schiaccia e converte per il 16-7 Benetton con cui si entra nell’ultimo quarto.
Gli ultimi venti minuti vedono Treviso di nuovo avanti come territorio, con McLean che copre bene e vende metà campo. La parola fine la mette Sperandio a quattro dal termine: intercetto sul lungo passaggio di Canna e tuffo sotto i pali. Le Zebre tornano avanti e trovano in uno dei primi attacchi della ripresa la meta alla bandierina. Finisce 23-12.
Benetton Treviso: Luke McLean, Angelo Esposito, Tommaso Benvenuti, Alberto Sgarbi(c), Luca Sperandio, Tommaso Allan, Tito Tebaldi, Marco Barbini, Abraham Steyn, Robert Barbieri, Dean Budd, Marco Fuser, Simone Ferrari, Davide Giazzon, Alberto De Marchi
A disposizione: Roberto Santamaria, Matteo Zanusso, Tiziano Pasquali, Jeff Montauriol, Marco Lazzaroni, Giorgio Bronzini, Ian McKinley, Luca Morisi
Marcatori Treviso
Mete: Allan (59), Sperandio (74)
Conversioni: Allan (59, 74)
Punizioni: Allan (19, 40, 52)
Zebre Rugby: Edoardo Padovani, Mattia Bellini, Giulio Bisegni, Tommaso Castello, Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Marcello Violi, Andries Van Schalkwyk, Johan Meyer, Derick Minnie, George Biagi (c), Quintin Geldenhuys, Dario Chistolini, Tommaso D’Apice, Andrea Lovotti
A disposizione: Carlo Festuccia, Bruno Postiglioni, Pietro Ceccarelli, Valerio Bernabò, Federico Ruzza, Guglielmo Palazzani, Tommaso Boni, Kayle Van Zyl
Marcatori Zebre Rugby
Mete: Van Schalkwyk (34), Van Zyl (78)
Conversioni: Canna (34)
Punizioni:
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