George North parla per la prima volta dopo l’ultima concussion
Non ne vuole sapere di ritirarsi George North. L’ala gallese classe 1992 ha subito ad inizio mese un’altra concussion, nel corso del match dei suoi Saints contro Leicester. E dopo aver subito quattro simili episodi tra il novembre 2014 e il marzo 2015, due dei quali in una stessa partita, si sono moltiplicate le voci di chi ipotizzava un ritiro dal rugby giocato (ultimo in ordine di tempo ma non certo di importanza l’ex consulente medico di World Rugby Barry O’Driscoll) e la società ha subito un’inchiesta da cui è uscita senza sanzioni. E ora per la prima volta dopo l’ultima concussion a parlare è lo stesso North.
“Prendete Gethin Jenkins (pilone gallese classe 1980 e 134 caps internazionali, ndr) – ha dichiarato a Sportsmail– Il suo corpo è abbastanza a pezzi, dovrebbe essere in una casa fermo da qualche parte. Però per me è un’ispirazione e la testimonianza di dove un professionista esperto possa arrivare. Jenkins lavora molto per recuperare (“half-man, half-rehab”, metà uomo e metà riabilitazione è l’espressione di North), fa tutto il lavoro extra che gli serve per essere pronto. Ed è quello che voglio, essere sempre pronto. Ogni tanto mi chiedo perché mi butto in mezzo a tutto ciò – prosegue North – Ma lo fai per dare sempre il massimo e nessuno ha il diritto di criticare”. E la pressione è ormai enorme: “Nessuno sa quanto duro lavoro stia dietro, ma quando vedono che sbagli una presa aerea o un due contro uno, vieni criticato duramente”.
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