A gennaio la decisione della RFU sul proseguo del campionato. Ma intanto l’Exile Derby è in bacheca
Sembra evolversi la difficile situazione dei London Welsh, storico club di Londra che ha confermato ad inizio mese lo stato di liquidazione volontaria per problemi finanziari. “Siamo arrivati ad un punto difficile della nostra illustre storia. Il nostro modello di business è al momento insostenibile e la liquidazione volontaria è l’unica alternativa”, aveva dichiarato il Chairman Gareth Hawkins.
La squadra a seguito dell’annuncio di messa in liquidazione è stata penalizzata di 20 punti in classifica, dove occupa ora il penultimo posto (senza penalità viaggerebbe nelle prime quattro posizioni, grazie anche al successo di sabato contro gli Scottish), ma potrà comunque continuare a disputare il campionato fino a fine anno grazie alla deroga concessa. La situazione è comunque molto difficile, con diversi giocatori che già hanno lasciato Richmond: tra questi l’ex apertura della Benetton Joe Carlisle passato a Perpignan e il centro Nick Reynolds che finirà la stagione a Newcastle. “E’ una sfida – ha dichiarato coach Buckland a BBC Radio 5 – Ciò che perdiamo in qualità della rosa lo riguadagniamo in carattere. Ogni giocatore che va in campo pensa solo a giocare”.
A gennaio è comunque attesa la definitiva decisione della federazione inglese sulla possibilità dei Welsh di terminare il campionato. Secondo i media inglesi servirebbero entro quella data circa 360.000 Euro, 50.000 dei quali già raccolti grazie ad una campagna online di crowdfunding. “Non ho potuto mentire ai giocatori – confessa il Chairman Hawkins – Ho detto loro che avendone la possibilità, era nel loro interesse lasciare il club e molti l’hanno fatto. Ma è splendido che invece diversi abbiano scelto di restare e lottare”. La squadra intanto è stata costretta a tagliare gli allenamenti a soli due giorni la settimana e il regime di semi professionismo è già entrato in funzione.
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