Il presidente del Comitato regionale veneto esorta il club biancoverde a lasciare spazio al progetto costruito due anni fa
La trattativa per il rinnovo della partecipazione italiana al Pro12 fino al 2020 sarà inevitabilmente uno dei temi politici più caldi dei prossimi mesi. Le discussioni tra il board del campionato e la Federazione italiana sono già cominciate e, di pari passo, hanno preso il via anche quelle tra i vertici della FIR e la dirigenza del Benetton Treviso. Sulla questione è intervenuto Marzio Innocenti, presidente del Comitato Regionale Veneto, che dalle pagine de Il Gazzettino ha rilanciato la proposta di sostituire il club biancoverde con la franchigia dei Dogi, ricostituiti due anni fa con l’intera spinta (o quasi) della regione veneta: “Il Benetton non firmi l’accordo con la Fir, in Pro12 andiamoci con i Dogi. Il nome può anche voler dir poco, ma è l’operazione che conta, perché finalizzata a unire il rugby veneto per preparare il passo alla costruzione di una grande franchigia – spiega Innocenti – […] Un rinvio al 2020 potrebbe far tramontare il progetto, che credo abbia ancora molto senso”.
Secondo il leader di Pronti al Cambiamento, sconfitto alle ultime elezioni federali, i Dogi rappresenterebbero anche un’arma per evitare il rischio di una disaffezione nei confronti del rugby in Veneto (nonostante la regione sia costantetemente in crescita rispetto alla media nazionale), sebbene lo stesso Innocenti chiarisca come i soli Dogi non potrebbero garantire una prevenzione sufficiente: “Sarebbero un tentativo di tenere insieme le energie, di convogliarle in un progetto conune in cui i club credono. E che darebbe prospettive a tutti, a cominciare dalla Federazione”.
“Non possiamo continuare con questa agonia – continua – O si riesce a dare un senso alle fatiche che i club stanno facendo o il tentativo di lasciar perdere è forte. È il momento di unire le forze”. Un progetto in cui Treviso continuerebbe ad avere un ruolo centrale, perché “i Dogi, con Benetton capofila e sponsor, potrebbero dare alla città e a tutto il rugby veneto ed italiano un nuovo respiro, con prospettive molto interessanti”. Interrogato sul possibile budget della franchigia, Innocenti ha spiegato che quello attuale potrebbe essere incrementato dalla regione Veneto, da interessata alla creazione di una realtà sportiva dall’identità regionale, che funzioni anche da ambasciatrice della regione in Europa.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.