Una meta di Saili al 72′ manda gli irlandesi ai quarti di finale. Gli Wasps battono Tolosa con una meta al 79′
GLASGOW – Quando le squadre entrano in campo, lo spettacolo è già cominciato sugli spalti, con i tifosi che sventolano le bandiere creando un grande effetto visivo e l’atmosfera giusta per la sfida. Non ci sono cambi nelle formazioni annunciate alla vigilia, con il seconda linea Jean Kleyn che può così debuttare in Europa con la maglia di Munster.
I Warriors partono subito con il piede pigiato sull’acceleratore ma la difesa di Munster tiene a bada le avanzate scozzesi senza particolari affanni. È questa, a grandi linee, la sintesi del primo quarto di gara; Finn Russell muove il tabellino al 13′ dalla piazzola (3-0), a punire un’irregolarità – la prima – del pack irlandese in chiusa, cui prova a rispondere (ma il suo calcio è corto) Bleyendaal tre minuti dopo, quando è il pack scozzese a commettere la stessa infrazione. L’apertura irlandese, però, è preciso al 20′ e porta i suoi in parità (3-3) – punizione concessa per placcaggio alto di Lee Jones su Keith Earls dentro i 22m scozzesi.
Nel secondo quarto le squadre si invertono di ruolo, con Munster che comincia a tenere il possesso passando attraverso le fasi e mettendo pressione agli scozzesi, e Warriors che difendono molto bene – va sottolineato lo sforzo difensivo che al 28′ ferma un’avanzata irlandese costringendo gli avversari al tenuto dopo numerose fasi giocate a ridosso dei 5m scozzesi.
Il tabellino si muove solo negli ultimi dieci minuti della prima frazione. I Warriors si portano in vantaggio con un calcio da metà campo di Stuart Hogg (6-3) al 32′, cui risponde Bleyendaal al 34′ (6-6) calciando da posizione centrale, quando il direttore di gara punisce un’irregolarità di Josh Strauss, prima di avvicinare il calcio di 10 metri perchè il terza linea scozzese contesta la decisione.
I Warriors hanno l’ultimo possesso me concedono una punizione che Conor Murray, a tempo scaduto, calcia sugli spalti.
Le squadre vanno a riposo sul 6-6, dopo un primo tempo tutt’altro che spettacolare influenzato dall’importanza della posta in palio.
Munster parte meglio, ma la spinta della Red Army dura poco meno di quattro minuti, perchè una volta riconquistato il possesso, i Warriors si buttano in attacco, trovando la prima punizione e i primi punti della ripresa (9-6), con il piede di Russell al 47′, cui risponde ancora Bleyendaal al 50′ per il pareggio (9-9). Sembra una partita a scacchi, quella di oggi, dove nessuno vuole scoprirsi e lo stallo sembra inevitabile.
La difesa irlandese fa quattro cose molto belle prima che si chiuda il terzo quarto di gara: attacco avversario fermato con un turnover splendido, due volte costringe gli avversari a perdere l’ovale in avanti e ‘furto’ dell’ovale in touche.
I Warriors, comunque, non mollano e continuano a provarci, a sfondare il muro difensivo irlandese, ma riescono solo a scalfirlo con una maul che si chiude con CJ Stander a commettere un fallo e Russell che calcia ancora tra i pali, portando i suoi sul 12-9 allo scoccare dell’ora di gioco, poco prima che Bennett e Conor Murray siano costretti a lasciare il campo per un HIA (head injury assessment) per un contatto fortuito alla testa con un avversario.
È ormai chiaro che il match sarà deciso da un dettaglio, e per poco non sono i Warriors a pagare dazio; Ali Price regala una touche a Munster sbagliano un calcio dal box appena oltre i suoi 22m e dalla rimessa vinta nasce un’azione multifase che si chiude nell’angolo sotto il North Stand, con Lee Jones che evita la meta di Conway (tenendo l’ovale alto con un grande recupero difensivo) e Stuart Hogg che finisce nel sin-bin (70′) per un placcaggio alto sull’ala irlandese.
Munster sente di avere l’0ccasione giusta per prendersi il match e, vinta la touche, costruisce un’azione fatta di passaggi in velocità che costringono i Warriors a scoprirsi. Zebo, servito da Murray appena rientrato, trova il break decisivo servendo a Saili l’ovale giusto con il trequarti che va in tuffo sotto il Main Stand oltre la linea scozzese.
Bleyendaal non trasforma e i Warriors, adesso sotto 12-14, si ributtano in avanti alla disperata ricerca del contro-sorpasso. Il pubblico adesso si scalda, ma Munster resta concentrato e riesce a contenere le sfuriate, un po’ troppo disorganizzate, degli scozzesi.
Munster vola ai quarti, mentre i Warriors proveranno a vincere a Leicester settimana prossima per sperare di passare il turno come una delle migliori seconde.
Northampton-Castres 28-21: Successo inutile ai fini della classifica per i Saints, che eliminano però definitivamente Castres dalla corsa ai quarti di finale. La meta che decide l’incontro arriva al 67′ e porta la firma di Tom Wood, con la trasformazione di Steve Myler a fissare il risultato finale.
Wasps-Tolosa 17-14: Gli inglesi hanno la meglio all’ultimo minuto, quando il neo-entrato mediano di mischia Dan Robson che batte veloce una punizione andando in tuffo oltre la linea a beffare la (colpevolmente) distratta retroguardia di Tolosa che, adesso, ha ottanta minuti per provare a rimettere in piedi la propria stagione europea. Ma contro Connacht, che stasera guida la Pool 2, non sarà facile.
Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Tommy Seymour 13. Mark Bennett 12. Alex Dunbar 11. Lee Jones 10. Finn Russell 9. Ali Price 1. Gordon Reid 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4. Tim Swinson 5. Jonny Gray (C) 6. Rob Harley 7. Ryan Wilson 8. Josh Strauss
A disposizione: 16. Pat MacArthur 17. Alex Allan 18. D’arcy Rae 19. Matt Fagerson 20. Chris Fusaro 21. Grayson Hart 22. Nick Grigg 23. Peter Murchie
Marcatori Glasgow
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Russell (13′, 47′, 60′), Hogg (32′)
Munster: 15 Simon Zebo 14 Andrew Conway 13 Jaco Taute 12 Rory Scannell 11 Keith Earls 10 Tyler Bleyendaal 9 Conor Murray 1 Dave Kilcoyne 2 Niall Scannell 3 John Ryan 4 Jean Kleyn 5 Donnacha Ryan 6 Peter O’Mahony (C) 7 Jack O’Donoghue 8 CJ Stander
A disposizione: 16 Rhys Marshall 17 James Cronin 18 Thomas Du Toit 19 Dave Foley 20 Billy Holland 21 Duncan Williams 22 Ian Keatley 23 Francis Saili
Marcatori Munster
Mete: Saili (72′)
Conversioni:
Punizioni: Bleyendaal (20′, 34′, 50′)
di Matteo Mangiarotti
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