Sei Nazioni 2017, Canna: con l’Italia aria diversa e riscatto

L’apertura delle Zebre guarda all’inizio del torneo, tra placcaggi in più e sessioni al piede

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ph. Sebastiano Pessina

Dopo aver rinnovato di altri due anni il contratto con le Zebre Rugby, Carlo Canna si prepara all’imminente inizio del Sei Nazioni, in calendario il 5 febbraio all’Olimpico contro il Galles. Un’occasione importante sia per testarsi all’altissimo livello della più antica competizione, sia “per respirare un clima diverso”, come raccontato dal beneventano a Tuttosport.

In Nazionale troviamo gente come Parisse, Ghiraldini e Favaro, che gioca all’estero e porta un bagaglio tecnico e di esperienza diverso – ha dichiarato il regista classe 1992 a proposito del pericolo che il difficile momento delle franchigie si rifletta sulla Nazionale – Poi credo che per noi delle Zebre la maglia azzurra sia un’opportunità in più per rifarci“. Per Canna, 15 caps in azzurro, sarà la seconda esperienza nel torneo dopo che lo scorso anno si era presentato ad Ovalia con un’ottima prestazione contro la Francia: “Adesso non sono più un oggetto misterioso: gli avversari mi conoscono e mi prendo qualche placcaggio in più”. Da novembre la squadra porta con sé lo storico trionfo contro il Sudafrica, la cui eredità migliore è “la nostra capacità di rispettare un piano di gioco per 80 minuti”, ma anche la sconfitta con Tonga in cui “abbiamo peccato di presunzione”. Una parola infine sull’allenamento nei calci: ogni mercoledì viene svolta con Violi e Padovani una sessione assieme all’assistant coach della Nazionale Mike Catt.

 

Quello 2017 sarà intanto l’ultimo Sei Nazioni per lo sponsor tecnico Adidas, che All Blacks a parte lascerà il mondo della palla ovale. Il contratto con l’azienda tedesca scade a giugno e dovrebbe essere la bolognese Macron (che già veste la Scozia) a subentrare nella fornitura di materiale.

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