Il tecnico nocetano non nasconde le emozioni per il ritorno nel Polesine, ma non risparmia una critica al gioco dei rossoblu
La prossima giornata dell’Eccellenza potrebbe (e dovrebbe) fare ulteriormente luce sulle reali gerarchie del campionato tra le quattro squadre in zona playoff. Oltre al big match tra prima e seconda in classifica, Calvisano-Petrarca, al Battaglini andrà in scena anche la sfida tra la terza e la quarta forza del torneo, ovvero Rovigo e Viadana. Una partita dal peso specifico enorme per Filippo Frati, che da allenatore giallonero ritorna per la prima volta da avversario nello stadio in cui ha guidato i rossoblu per due anni e mezzo, prima del discusso esonero del dicembre 2015 quando il suo Rovigo era in vetta alla classifica. E in un’intervista rilasciata a Il Gazzettino, il nocetano non nasconde che “se dicessi di vivere una settimana come le altre, sarebbe una bugia. Rovigo mi è rimasta nel cuore: la città, i tanti amici, i molti giocatori con cui ho vissuto momenti importanti. Sarò emozionato”.
Sulle prospettive che offre la partita, invece, Frati è consapevole di giocarsi punti importanti in ottica playoff. “C’è la possibilità di avvicinare Rovigo al terzo posto e anche il nostro obiettivo di restare tra le prime quattro – ha dichiarato l’allenatore, che però non dimentica i valori in campo – I Bersaglieri sono strafavoriti, anche perché perdendo si sgancerebbero dalle due di testa venendo riassorbiti da chi sta sotto”. Per quanto riguarda il gioco offerto dalla squadra guidata da Joe McDonnell, Frati sottolinea la nuova e diversa filosofia rodigina: “Dicevano che il mio Rovigo non giocasse bene, ma quello di oggi non mi sembra entusiasmante. Ricorda molto il Calvisano di Guidi che ha vinto due scudetti. Si affida solo alla fisicità degli avanti per poi conquistare punizioni ed entrare nei ventidue. Per questo ho qualche speranza: sarà molto difficile, ma se riuscissimo a contrastare la loro mischia, potremmo giocarcela. Al largo stiamo facendo davvero bene”.
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