Il tecnico dei Dragoni: le squadre di O’Shea dure e difficili da affrontare
LONDRA – Si sta svolgendo Hurlingham Club della capitale inglese la presentazione ufficiale del Sei Nazioni 2017. A parlare nel corso della sessione media è l’allenatore del Galles Robert Howley, che siederà sulla panchina dei Dragoni in assenza dell’head coach Warren Gatland, impegnato nel 2017 per l’importante tour dei Lions in Nuova Zelanda. E il Galles, reduce da un 2016 con qualche luce ma anche diverse ombre e che forse ancora si regge sulle spalle del gioco che ha portato i due titolo consecutivi nel 2012 e nel 2013 e suo suoi interpreti, sarà il primo avversario dell’Italia, la prossima settimana all’Olimpico di Roma.
A coach Howley abbiamo chiesto se iniziare il torneo contro gli Azzurri è un vantaggio per la sua squadra per costruire da subito confidenza e meno, e la risposta del tecnico classe 1970 è chiara. “Conosco Conor O’Shea e Mike Catt – ci ha raccontato – e conosco la loro capacità di costruire squadre fisiche e dure, difficili da affrontare. Ed è proprio questo il tipo di partita che ci aspettiamo, difficile, tanto più perché è la prima ed è pure fuori casa”. Ma il Galles arriverà con la giusta mentalità: “Chiaro che iniziare in casa è sempre la situazione migliore, ma non è questo il caso. Comunque è una di quelle partite che ci piacciono e nel complesso sarà una sfida importante per noi“.
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