Il CEO del torneo Feehan parla della presenza azzurra. E spegne ogni voce di promozione e retorcessione
A pochi giorni dal via del Sei Nazioni 2017, il Chief Executive del Board del torneo più antico di Ovalia John Feehan parla a BBC Radio Wales della presenza italiana nel torneo, dei progressi fatti e delle voci di promozione/retrocessione che, con cadenza regolare nel periodo pre e soprattutto post torneo, rimbalzano dai media britannici. Quest’anno meno, a dire il vero, forse anche per l’arrivo di uno staff tecnico molto conosciuto e stimato Oltremanica.
“Certi commenti sull’Italia sono parecchio ingiusti – ha dichiarato Feehan – Siamo convinti che l’ingresso degli Azzurri nel torneo sia stata una buona aggiunta. Sono migliorati sensibilmente, ma anche le altre squadre hanno fatto grandi passi avanti. Se sono in giornata possono battere chiunque e la vittoria in autunno contro il Sudafrica lo testimonia”. Il percorso è ancora lungo: “Diventare competitivi per vincere il titolo richiede una lunga strada da percorrere, ma tranne l’Inghilterra hanno battuto tutti. Siamo felici di come affrontano e gestiscono la partecipazione”. A proposito invece della questione promozione/retrocessione nel Sei Nazioni, Feehan è netto: “Nel breve e medio periodo non c’è alcuna possibilità che ciò accada“.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.