Sei Nazioni Femminile: Scozia, contro l’Irlanda per confermare i progressi

Appuntamento questa sera al Broadwood Stadium di Cumbernauld

ph. Scottish Rugby / SNS Group

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EDIMBURGO – Comincia stasera dal Broadwood Stadium di Cumbernauld (calcio d’inizio fissato per le 6.35pm locali, le 19:35 in Italia, diretta streaming sul sito della Scottish Rugby a questo link, dirige l’incontro l’arbitro sudafricano Aimee Barrett-Theron) l’avventura della Scozia Femminile nel Sei Nazioni. L’avversario, l’Irlanda, anche senza capitan Niamh Briggs (assente per infortunio) è un cliente scomodissimo ma le Dark Blues hanno le idee molto chiare su quello che vorranno ottenere nel corso del Torneo: “Loro sono una squadra molto forte ma noi dovremo concentrarci sulla nostra performance. Le gare contro la Spagna hanno mostrato quanto siamo migliorate ancora e se riusciremo a capitalizzare le opportunità che creeremo potremo giocarci la partita,” ci dice Jade Konkel, terza linea della Scozia e unica ‘pro’ del gruppo, durante l’incontro con la stampa ad Oriam. “Niamh Briggs è una leader vera, ma non credo che la sua assenza possa fare in alcun modo la differenza perchè l’Irlanda è una grande squadra e tutte le ragazze che vestono quella maglia la meritano. Poi, davvero, tutto può capitare; mi piace citare il passaggio di un libro che dice ‘quando scendi in campo, ogni partita comincia sempre da 0-0 e quello che fai come squadra influenzerà il risultato’. Noi dobbiamo scendere in campo decise, facendo il nostro gioco e soprattutto convinte di poter vincere – come io sono convinta nei mezzi di tutte le mie compagne.”

 

Tra queste, meritano una menzione Louise McMillan, capitana delle Hillhead-Jordanhill (squadra in cui gioca anche Konkel) e, a soli 19 anni, uno dei prospetti più interessanti del rugby femminile – “L’impegno che mette sempre, in ogni occasione, in palestra o sul campo, è incredibile e se consideriamo che ha solo 19 anni, questo dà l’idea di quanto possa ancora migliorare. È una delle giocatrici che farà parlare di sé nei prossimi dieci anni, almeno” – e Rachel Malcolm (nella foto), arrivata al rugby da soli due anni e stasera al debutto assoluto nel Sei Nazioni.

 

La storia di Rachel è piuttosto particolare – ma, va detto, non così inusuale. Fino a due anni fa, giocava ad hockey per la sua università, la Nottingham Trent University, in cui è part-time lecturer mentre sta studiando per un PhD (dottorato) in Sport and Exercise Science. Poi, la ‘folgorazione’ arrivata mentre giocava a touch rugby in estate: “Prima della stagione scorsa, l’hockey è sempre stato al centro dei miei pensieri. Ho iniziato a giocare touch rugby due estati fa, a Lichfield, e mi sono innamorata dello sport così quando si è avvicinata la pre-season mi sono detta, perchè no? e ho iniziato ad allenarmi col gruppo.” Incredibilmente, la famiglia non è stata la prima fonte d’ispirazione, nonostante sia il padre (“ha giocato con Glasgow prima dell’era-pro” e adesso è uno degli sponsor dei Warriors), sia i due fratelli (uno di loro, James, è un atleta ‘pro’ e fa parte della rosa dei Glasgow Warriors) abbiano giocato a rugby.

 

Rachel nel suo club, il Lichfield, gioca in terza linea, ma in Nazionale ha la maglia numero 2 sulle spalle. “Un po’ come successo a McInally e Fraser Brown, due tallonatori che sanno giocare anche in terza linea. Sono convinta che avere un tallonatore che ha esperienza come flanker porti dinamismo in prima linea e credo questo sia funzionale per il nostro tipo di rugby.” Stasera si prenderà il suo terzo cap, il primo nel XV titolare, nella prima gara del Sei Nazioni: “Non mi sarei mai nemmeno immaginata di debuttare nel 6 Nations così in fretta, è qualcosa che mi riempie di orgoglio – ci sarà tutta la mia famiglia a vedermi!”

 

C’è grande entusiasmo in casa Scozia, e quello che fa ben sperare, come detto, è l’attitudine positiva delle ragazze, nonostante non vincano una gara dal 2010. Quando chiedo a Konkel se l’obiettivo di Conor O’Shea (“400 minuti di dedizione totale”) può essere preso come metro per valutare un successo il Sei Nazioni, non esita un attimo a rispondermi: “Decisamente. Se analizzi le tue partite e vedi che hai messo in campo tutto quello che potevi, se hai fatto il possibile per far bene per te, le tue compagne e il tuo Paese e lo hai fatto contro avversarie molto forti, al di là del risultato, avrai fatto bene. Ovvio, un successo sarebbe importante e sarebbe un po’ la ciliegina sulla torta ma se non dovesse arrivare, credo che se riusciremo a fare quanto detto sopra potremo considerare il nostro Sei Nazioni un successo.”

 

Scozia Femminile: Chloe Rollie (Murrayfield Wanderers); Megan Gaffney (Edinburgh University), Lisa Thomson (Edinburgh University), Lisa Martin (Murrayfield Wanderers) (capt), Rhona Lloyd (Edinburgh University); Helen Nelson (Murrayfield Wanderers), Sarah Law (Murrayfield Wanderers/Edinburgh University); Tracy Balmer (Worcester), Rachel Malcolm (Lichfield), Lindsey Smith (Hillhead Jordanhill), Emma Wassell (Murrayfield Wanderers), Deborah McCormack (Aylesford Bulls), Karen Dunbar (RHC Cougars), Louise McMillan (Hillhead Jordanhill), Jade Konkel (Hillhead Jordanhill)

A disposizione: Lucy Park (Murrayfield Wanderers), Heather Lockhart (Hillhead Jordanhill), Katie Dougan (Edinburgh University), Sarah Bonar (Lichfield), Jemma Forsyth (Hillhead Jordanhill), Jenny Maxwell (Lichfield), Lauren Harris (Melrose), Eilidh Sinclair (Murrayfield Wanderers)

Irlanda Femminile: Mairead Coyne (Galwegians/Connacht); Niamh Kavanagh (UL Bohemians/Munster), Jenny Murphy (Old Belvedere/Leinster), Sene Naoupu (Aylesford Bulls), Alison Miller (Old Belvedere/Connacht); Nora Stapleton (Old Belvedere/Leinster), Ailsa Hughes (Railway Union/Leinster); Lindsay Peat (Railway Union/Leinster), Leah Lyons (Highfield/Munster), Ailis Egan (Old Belvedere/Leinster), Orla Fitzsimons (St. Mary’s/Leinster), Marie Louise Reilly (Old Belvedere/Leinster), Ciara Griffin (UL Bohemians/Munster), Claire Molloy (Bristol/Connacht), Paula Fitzpatrick (St. Mary’s/Leinster) (capt)
A disposizione: Jennie Finlay (Old Belvedere/Leinster), Ilse van Staden (Cooke/Ulster), Ciara O’Connor (Galwegians/Connacht), Elaine Anthony (Highfield/Munster), Nichola Fryday (Tullamore/Connacht), Mary Healy (Galwegians/Connacht), Claire McLaughlin (Cooke/Ulster), Eimear Considine (UL Bohemians/Munster)

 

di Matteo Mangiarotti

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