26 placcaggi, umiltà e un sorriso: dopo Italia-Galles con Maxime Mbandà

Nove mesi indimenticabili per il flanker delle Zebre. E’ questa la “generazione O’Shea”?

italia maxime mbandà nazionale rugby sei nazioni 2017

ph. Sebastiano Pessina

Dall’esordio nel Sei Nazioni al Team of the Week di Planet Rugby, Daily Mail e Sky Sport UK (vedere sotto, dove c’è anche capitan Parisse ma ormai non è più notizia…). Non succede a tutti, eppure Maxime Mbandà ci è riuscito. Grazie alla prestazione offerta domenica all’Olimpico contro il Galles, il terza linea in forza alle Zebre si è guadagnato un posto fisso nei XV ideali scelti dai media stranieri al termine della prima giornata del Sei Nazioni. Un risultato non da poco e giustificato dai numeri della sua partita: 26 placcaggi riusciti su 28 tentati, quattro corse palla in mano e due difensori battuti. Lo riscriviamo nel caso abbiate letto troppo in fretta: 26 placcaggi. “Qualcuno mi ha detto 25, ma aspetto la video analisi per la conferma”, sorride in mixed zone quando gli chiediamo se li ha contati. “Mi ero prefissato di farne il più possibile. Anche perché, sostituire Simone Favaro non è facile…”.

 

 

Classe 1993, alla prima stagione in Pro12 dopo essere cresciuto tra Milano, Accademia e Calvisano, Mbandà difficilmente dimenticherà gli ultimi nove mesi: l’esordio internazionale a San Jose contro gli Stati Uniti a giugno, partenza da titolare all’Olimpico contro gli All Blacks, i gradi di capitano delle Zebre portati a Connacht in Champions Cup e infine l’esordio nel torneo più antico e prestigioso di Ovalia con tutti i riconoscimenti di cui sopra. E una dote oggigiorno fondamentale nello sport professionistico: l’umiltà. “Devo migliorare, c’è sempre da migliorare – racconta – L’ultima azione ho sbagliato un placcaggio in una situazione di difficoltà di fiato e hanno rischiato di segnare un’altra metà. Bisogna sempre stare coi piedi per terra”. Che il fiato potesse mancare verso la fine è facile da pensare, per una terza linea mobile che corre per il campo: “Ma l’obiettivo era proprio quello – dice rammaricato – Volevamo una difesa che asfissiasse l’avversario ovunque. A tratti l’abbiamo fatto bene, come ad inizio partita: dieci minuti passati a difendere bene e di cui siamo soddisfatti”.

 

 

Poi con l’inizio della ripresa qualcosa è cambiato: “La parte più difficile di una partita è l’uscita dall’intervallo: i primi dieci, quindici minuti. E’ la parte di gioco più difficile, in cui se abbassi un attimo la testa rischi. E poi abbiamo peccato di indisciplina e a questo livello la paghi”. 26 placcaggi nell’era della tolleranza zero e neanche un giallo, possibile? “Diciamo che il placcaggio è un gesto che viene naturale basso, soprattutto in corsa. Però ora come ora, rischiare un giallo perché vai un po’ più alto non è conveniente. Andando avanti ci saranno sempre più placcaggi bassi e sempre meno cartellini”. E poi il sorriso, che a quanto pare non manca mai. Nonostante 80 minuti di grandi impatti. “E’ stata una bella partita intensa. Ma soprattutto ci siamo divertiti che è la cosa più importante: se non ti diverti non riesci a giocare bene“. Work rate, fitness, umiltà e positività: la “generazione O’Shea” ha già il primo volto…

 

 

Planet Rugby: Justin Tipuric ha sfiorato il posto, che però è andato a Mbandà con 26 placcaggi al quarto cap internazionale. Una prestazione di quelle che garantiscono il posto andando avanti. Grande energia.

Daily Mail: volto nuovo, ma quasi in grado di battere i placcaggi di Jonny Gray (27 contro l’Irlanda, ndr). Notevole.

Sky Sport UK: quattro cap e un posto fisso nella terza linea degli Azzurri. 80 minuti di grande difesa con 26 placcaggi.

Indipendent.ie (Sergio Parisse): il gladiatore italiano nella sua forma più maestosa. Ball carrier, saltatore in touche, a controllare la mischia…Mai fuori dal gioco.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Italia-All Blacks, Nacho Brex: “Non siamo quelli del 96-17: vogliamo dimostrarlo”

Le parole del centro azzurro che sarà capitano nella sfida di Torino contro gli All Blacks

22 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, le parole di Quesada prima della sfida con gli All Blacks: “Sarà una tempesta, dobbiamo essere pronti”

Il tecnico alla vigilia dell'ultimo match delle Autumn Nations Series: "Duro perdere Lamaro, ma siamo competitivi. Capuozzo ha tantissima voglia di gi...

21 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-All Blacks, Quesada opta per 6 cambi di formazione

Per la partita con la Nuova Zelanda torna Capuozzo fra i titolari. Carte mischiate anche in panchina

21 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Leadership, grandi giocate e lacrime: 5 momenti iconici che raccontano Sergio Parisse

Dell'ex capitano azzurro, inserito nella Hall of Fame di World Rugby, si potrebbe parlare all'infinito: abbiamo scelto 5 momenti significativi per rac...

20 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Alessandro Fusco: “Grande soddisfazione tornare in Azzurro”

Il mediano ha trafitto la Georgia nel finale: "Giocata preparata. Contento non tanto per la meta ma per il successo della squadra"

20 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sergio Parisse nella Hall of Fame di World Rugby

L'ex capitano della Nazionale è il primo italiano a iscrivere il proprio nome tra i 171 membri

20 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale