Il giocatore era risultato positivo ad una “specified substance”
La notizia del caso di positività di un giocatore All Blacks era emersa nei giorni scorsi grazie a Fairfax Media. Questa la vicenda: nel corso del tour di novembre Patrick Tuipulotu risulta positivo ad una specified substance e in fretta e furia torna in Nuova Zelanda prima della partita contro la Francia. Cos’è una specified substance? E’ una sostanza la cui presenza può avere anche una credible non-doping explanation (il caso di un farmaco al cortisone, per esempio) ovvero essere giustificata con pratiche non illegali, a differenza delle prohibited substances, la cui presenza è invece sicuramente riconducibile a pratiche illegali. In via precauzionale, il giocatore era stato sospeso da tutte le attività (compresa la la pre-season dei Blues). Ora arriva la notizia che il giocatore è stato scagionato da qualunque illecito.
L’annuncio è arrivato in via ufficiale dalla federazione neozelandese. “New Zealand Rugby (NZR) e la New Zealand Rugby Players Association (NZRPA) sono state informate da Six Nations che le controanalisi di verifica, condotte dal laboratorio Sports Medicine Research and Testing Laboratory (SMRTL) di Salt Lake City accreditato dalla World Anti-Doping Agency (WADA), hanno confermato che nessuna sostanza illecita è stata riscontrata”. Rob Nichol, CEO dell’associazione giocatori, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di cercare di capire il perché del diverso risultato delle analisi. Ma Graeme Steel, CEO di Drug Free Sport New Zealand, non esclude un errore nel controllo: “E’ un caso davvero particolare, in tanti anni me ne saranno capitati uno o due – ha dichiarato a stuff.co.nz – Un campione può essere diverso dall’altro, oppure c’è stato un errore nel primo controllo”.
Queste invece le parole del giocatore: “E’ stato un momento difficile per me e la mia famiglia e i miei compagni di squadra – ha dichiarato via comunicato stampa – Sono contento che tutto sia finito e che la mia reputazione e integrità ne escano intatte. Non vedo l’ora di tornare in campo”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.