Il CT affronta la sua Irlanda. E spiega le scelte nella linea veloce
“L’Irlanda è la mia casa, la mia famiglia, il luogo dove passiamo le vacanze. Il Paese dove sono cresciuto e per cui ho sempre desiderato giocare. Ma oggi il mio unico obiettivo è il rugby italiano“. C’è determinazione nelle parole di Conor O’Shea, che da avversario sfida la sua Irlanda.
“Non penso all’Irlanda, ma a noi, all’Italia – conferma nella conferenza stampa di annuncio della formazione che sabato riceve i verdi a Roma nella seconda giornata del Sei Nazioni – Abbiamo di fronte una montagna da scalare per ottanta minuti, spero che disputeremo una grande partita questo weekend”. “Cambiare la mentalità deve essere il nostro obiettivo nel breve termine, sono certo che il gruppo sia quello giusto per andare verso il futuro ma per cambiare mentalità e migliorare dobbiamo giocare, attraversare momenti difficili e momenti positivi, fare esperienza. Guardate proprio all’Irlanda, che ha avuto anni duri, ha creduto in un progetto a lungo termine ed oggi ne sta raccogliendo i frutti: stiamo intraprendendo la stessa strada”.
A proposito invece della questione arbitri del post Italia-Galles, continua: “Abbiamo inviato il nostro report ai responsabili arbitrali di World Rugby e sono soddisfatto dei riscontri che abbiamo avuto. Sarebbe facile guardare al risultato finale e pensare <ecco, è la solita vecchia Italia>. Posso garantire che non è così, abbiamo un grande gruppo, tanti giovani di talento. Dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare, sui dettagli che fanno la differenza. Sono molto positivo, so di avere a disposizione materiale umano e grande potenziale in questo gruppo di giocatori, so che nei prossimi due o tre anni più di qualcuno riderà e non sarà d’accordo con me, ma diventeremo una squadra veramente valida”.
Per quanto riguarda invece le scelte di formazione, “ho parlato con Bisegni ed Esposito insieme, così come con Benvenuti e Campagnaro, con Ghiraldini e con Gega: vogliamo dare consistenza alla nostra squadra, ma anche mettere un po’ di freschezza da un lato, come nel caso di Angelo che prende il posto di Giulio, brillante contro il Galles. Gega e Ghiraldini possono diventare intercambiabili in questo Torneo. A Benvenuti ho detto di non preoccuparsi quando lo sostituirò nel secondo tempo, voglio vedere Campagnaro ed il suo X-Factor nella ripresa, quando la ripresa irlandese sarà meno fresca”.
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