Dopo Ben Smith, anche il trequarti dei Crusaders resta in patria. Hansen e la Federazione possono sorridere
La Federazione neozelandese ha annunciato il rinnovo del contratto di Israel Dagg. Il 28enne resterà in patria almeno fino al 2019 dopo aver rifiutato numerose offerte provenienti dall’Europa, seguendo il percorso intrapreso qualche giorno fa anche da Ben Smith (ma non da Aaron Cruden). Il 28enne ala o estremo dei Crusaders, ha collezionato fin qui 61 cap con gli All Blacks, segnando 24 mete ed un totale di 128 punti con la maglia della squadra più forte al mondo. “C’erano alcune offerte da considerare, non c’è dubbio – ha spiegato il giocatore – Ma alla fine io amo la mia vita in Nuova Zelanda con la mia famiglia, i miei amici e i miei compagni e non sono pronto per abbandonarli. Mi sento ancora benedetto quando indosso la maglia degli All Blacks, dei Crusaders o di Hawke’s Bay, per cui è un onore continuare a lavorare duro per guadagnarmi questo diritto per i prossimi tre anni”.
Dagg, insieme a Smith e a Cruden, era tra i maggiori indiziati per una possibile partenza verso l’Europa e, per la Nuova Zelanda, aver trattenuto due giocatori su tre non può che rappresentare un’importante vittoria fuori dal campo, come auspicato anche dal ct Steve Hansen nello scorso dicembre: “Li terremo tutti e tre? Probabilmente no. Ma se riuscissimo almeno con due sarebbe positivo“. Obiettivo raggiunto.
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