I tecnici dell’Eccellenza rispondono ad OnRugby. Parte prima

Tre domande uguali per tutti i dieci allenatori del massimo campionato. Oggi le prime quindici risposte

calvisano rovigo eccellenza

ph. Tommaso Del Panta

Dopo due settimane di stop, sabato tornano in campo le squadre del massimo campionato nazionale per il turno numero 11 di Eccellenza. Un weekend inizialmente previsto di stop, ma riorganizzato data la qualificazione di Mogliano alle fasi finali di Qualifying Competition. I riflettori sono puntati sulle sfide San Donà-Rovigo e Fiamme Oro-Viadana, che mettono in palio punti importanti e sempre più pesanti per la corsa playoff. Dopo i primi dieci e combattuti turni, la classifica è divisa in blocchi: c’è Calvisano che fa corsa a sé, Rovigo e Padova che inseguono ma per ora a distanza di sicurezza, e dietro è grande bagarre per quarto posto e salvezza. (A proposito, come scrive Il Gazzettino la Federazione ha provveduto al versamento della seconda rata dei contributi ai club di Eccellenza, pari a circa 120.000 Euro e che vanno ad aggiungersi al primo blocco di 75.000. Stando ai calcoli, per i club che partecipano alle Coppe i restanti sarebbero ora 145.000).

Molto si è detto sull’edizione 2016/17 del massimo campionato nazionale: più giovani, più minuti di gioco, giocatori scesi dalle celtiche e in generale un livello superiore agli ultimi anni. Abbiamo approfittato della pausa per mettere a confronto i dieci allenatori su questo e altri temi. A tutti abbiamo sottoposto le stesse tre domande, raccogliendone poi le risposte che pubblicheremo in due parti. Oggi, la prima.

 

 

1) Come valuta il campionato della sua squadra, quali cose le sono piaciute maggiormente e quali invece meno dal punto di vista del gioco?

2) Quale squadra l’ha impressionata maggiormente e perché?

3) Rispetto alla scorsa stagione vede cambiamenti nel gioco delle squadre e dal punto di vista tecnico/tattico? Se sì, quali?

 

 

 

Calvisano – Massimo Brunello

1) Direi che fino ad ora non possiamo che essere soddisfatti dal punto di vista dei risultati, in particolare pensando alla vittoria a Rovigo, e con Petrarca in casa, squadre che sono le nostre prime inseguitrici; dal punto di vista del gioco sono molto soddisfatto dell’impatto che hanno avuto i tanti giovani nuovi e gli stranieri inseriti nella squadra, e la maggior predisposizione al gioco alla mano, che hanno dimostrato tutti i giocatori. Mi è piaciuto meno concedere qualche meta troppo facilmente nei momenti in cui avevamo il risultato acquisito, perché cerco di creare una mentalità forte, che mantenga alta la determinazione della squadra in ogni momento di gara. Abbiamo sbagliato l’approccio a qualche partita, segnale che a volte prendiamo sotto gamba qualche avversario, peccando di supponenza.

 

2) Ci sono diverse squadre che mi hanno sorpreso, perché in linea di massima tutte hanno alzato il livello del proprio gioco e gli alti tempi effettivi delle partite ne sono la prova. Lazio e Viadana sono le squadre che sono più propense al gioco collettivo, Fiamme Oro e Reggio Emilia si sono dimostrate fisicamente toste per il campionato Eccellenza, mentre Petrarca e Rovigo sono le squadre più efficaci e complete.

 

3) Sì, vedo dei cambiamenti da parte di tutti gli staff delle squadre nel proporsi in campo dal punto di vista tecnico-tattico, le squadre sono più portate al gioco, il gioco al piede è usato con criterio e non solo per liberarsi dal pallone, e nella proposta del gioco d’attacco c’è maggior competenza, si vedono partite più spettacolari e anche molto incerte nel risultato. Credo che anche una squadra come Piacenza, per esempio, nonostante l’ultima posizione in classifica, abbia dimostrato di sapere tenere il campo e poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario. La classifica lo dimostra, infatti i giochi per la salvezza sono più che aperti.

 

 

 

Rovigo – Joe McDonnell

1) Abbiamo avuto un inizio lento e un po’ sottotono, dovuto all’inserimento di molti nuovi giocatori: possiamo dire che le prime sette partite sono state “di rodaggio”, il gruppo doveva affiatarsi e trovare il suo equilibrio. Con il passare dei mesi abbiamo oliato gli ingranaggi, la nostra performance è molto migliorata e la squadra è cresciuta: nelle ultime quattro partite lo abbiamo dimostrato, siamo riusciti a trovare la nostra dimensione prima di iniziare la seconda parte del Campionato e questo, a mio avviso, è molto importante perché d’ora in poi non può che andare sempre meglio. Ciò che mi è piaciuto maggiormente della mia squadra è la mischia, che fin da subito è stata performante riuscendo contemporaneamente a crescere sempre di più, basti pensare alle mete tecniche che abbiamo segnato nelle ultime partite. L’aspetto che, invece, mi è piaciuto meno è la poca continuità tra i trequarti, dovuta soprattutto ai molti infortuni. Tutti i giocatori fortunatamente sono in fase di recupero avanzato e sono sicuro che il loro rientro in campo sarà determinante in questa seconda parte di stagione.

 

2) Per la continuità, la consistenza del gioco e la performance, sopratutto degli innesti più giovani, mi ha impressionato il Calvisano. La sua costanza degli ultimi anni, con la vittoria di due scudetti consecutivi e il secondo posto lo scorso maggio, è un punto di forza che merita rispetto.

 

3) Più che tecnici/tattici, ho visto cambiamenti nel livello delle performance. Molte squadre quest’anno hanno cambiato la loro struttura e optato per l’inserimento di tanti giocatori giovani. Penso per esempio al Piacenza, alla Lazio, al Mogliano, al San Donà, che si sono ridimensionate e, di conseguenza, si è ridimensionato anche il loro livello di gioco. Le squadre al vertice della classifica hanno forse più risorse per lavorare “full time” e più giocatori di esperienza che fanno la differenza.

 

 

 

Petrarca Padova – Andrea Cavinato

1) Stiamo conducendo un campionato regolare rispetto ai nostri obiettivi.

 

2) La Lazio. E’ una squadra che rispetto all’inizio di campionato è cresciuta molto, per questo la ritengo un’avversaria molto interessante.

 

3) Vedo più volontà di giocare da mischia ordinata, ma ancora troppi falli soprattutto in rimessa laterale. Infatti manca spesso il rispetto della linea del fuorigioco, sia in touche che nel break down, e i falli vengono lasciati impuniti.

 

 

 

Fiamme Oro – Umberto Casellato

1) Il campionato sapevamo dall’inizio che sarebbe stato difficile ed equilibrato, ci manca qualche punto in più, che forse meritavamo. Penso che questa squadra abbia bisogno di una maturazione che non può avvenire in pochi mesi, ma in un periodo di tempo maggiore. Però, c’è da dire che siamo stati sempre competitivi e i sei bonus difensivi lo dimostrano. Quando si inizia una nuova avventura, non è semplice cambiare abitudini consolidate ed è fondamentale costruire un sistema e un’etica di lavoro. Sono certo che quanto abbiamo seminato finora porterà i suoi frutti.

 

2) Nessuna in particolare ma, se devo dirne una, sceglierei il Piacenza che ci ha messo, proprio ultimamente, in grande difficoltà con una grande pressione difensiva. Per quanto ha fatto vedere contro di noi, la squadra emiliana avrebbe di certo meritato il bonus offensivo, ma probabilmente non ci ha creduto fino in fondo.

 

3) Quando ho firmato per le Fiamme Oro Rugby, mi sono documentato un po’ analizzando le ultime 3-4 partite dell’ultima stagione: troppo poco per poter rispondere alla domanda con piena cognizione di causa.

 

 

 

Lyons Piacenza – Achille Bertoncini

1) Per quanto ci riguarda, sicuramente ci aspettavamo qualcosa di più in termine di risultati, ma non di gioco che è stato sviluppato con qualità. Purtroppo sono mancate le vittorie, ma non c’è una sola causa che ci ha frenati in classifica. Dal punto di vista del gioco è andata molto bene la fase difensiva e i risultati positivi sono venuti proprio da lì. Probabilmente è mancata un po’ di velocità nei breakdown e questo ha limitato la fase offensiva. Ci siamo fatti delle domande e adesso stiamo lavorando su questo per il prosieguo della stagione.

 

2) Non mi aspettavo un Calvisano così potente e completo: ha dimostrato di avere una grande forza fisica e il giusto cinismo per chiudere le partite. Sa giocare al meglio in tutte le fasi, reagire e adattarsi alle situazioni. È difficile trovargli un difetto. Oltre a Calvisano, anche Viadana mi ha impressionato per la qualità dei giocatori.

 

3) Nella prima parte del campionato si è vista molta voglia di giocare e di muovere il pallone talvolta anche in modo eccessivo. Poi le cose sono cambiate e le necessità di classifica hanno fatto sì che molte squadre abbiano fatto ricorso al gioco tattico. Le formazioni di alta classifica hanno più qualità e la possibilità di esporsi maggiormente nel gioco manovrato, anche se per alcune squadre il gioco tattico è un punto di forza a prescindere dalla classifica. Quando conta il risultato però il gioco al piede torna ad essere protagonista: non si tratta di un aspetto negativo, anzi, si calcia più di prima e con più qualità.

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