Super Rugby: al via l’edizione 2017 del torneo più spettacolare

Parte giovedì la nuova stagione dell’Emisfero Sud. Il focus sulle squadre australiane e neozelandesi

sunwolves rebels super rugby

ph. Reuters

È ormai imminente l’inizio della nuova stagione di Super Rugby, la massima competizione per club dell’Emisfero Sud: la seconda edizione dopo l’allargamento a diciotto squadre dello scorso anno vede molte importanti novità, sia per quanto riguarda il mercato che nell’ambito delle franchigie partecipanti. In questo speciale in due parti tracceremo un profilo del torneo e di quello che potrebbe riservarci, cominciando con Australia e Nuova Zelanda.

 

Australian Conference

Sarà proprio una sfida “oceanica” ad aprire la nuova edizione del Super Rugby, quando il 23 febbraio Melbourne si ritroverà ad essere lo scenario della sfida tra Rebels e Blues: i primi, orfani tra gli altri di Tamati Ellison, Luke Jones ed Adam Thomson, trovano tra i nuovi acquisti il promettente Marika Koroibete, passato allo Union dopo un promettente avvio di carriera nella National Rugby League e già in campo con i Wallabies lo scorso novembre.

 

Anche a Perth la strada passa per il rugby a 13, con i Force che acquisiscono Chance Peni e Curtis Rona, oltre al tallonatore Polota-Nau dai Waratahs: confermato il coach ad interim del finale della scorsa stagione, David Wessels, subentrato a Michael Foley.

 

Molte cessioni nei Reds, la più eclatante è forse quella di Ayumu Goromaru, passato ai servigi del Tolone nel Top 14, ma senza dimenticare Sam Greene e Fainga’a; dal club della Costa Azzurra arriva però Quade Cooper, che si dividerà i compiti all’apertura con MacIntyre, mentre il tandem di coach composto da Matt O’Connor e Nick Stiles proseguirà soltanto con il secondo.

 

A Canberra, i Brumbies partiranno senza David Pocock, in pausa sabbatica dopo gli impegni nella Top League giapponese (ne parliamo qui), Albert Anae e Matt Toomua; dalla nazionale Sevens arriva il flanker Tom Cusack, eleggibile anche a vestire la maglia dell’Italia (Paese natale della madre), con i Blues che invece cedono il pilone Nic Mayhew. In attesa del recupero di Leali’ifano, ancora in degenza dopo essere stato colpito da leucemia lo scorso anno, i Brumbies disputeranno l’ultima stagione con Stephen Larkham in panchina: il coach australiano ha infatti già annunciato che dal prossimo anno si focalizzerà soltanto sull’attacco dei Wallabies, ruolo da lui rivestito in parallelo all’attività di tecnico di club fin dal 2015.

 

I Waratahs restano ampiamente invariati rispetto allo scorso anno, se si eccettua la cessione di Kurtley Beale ai Wasps dell’Aviva Premiership. Tra gli ingressi, segnaliamo Cameron Clark, ala della nazionale Sevens, ed i due “francesi” Sekope Kepu e Damien Fitzpatrick, oltre che il terza linea Michael Wells dai Brumbies.

 

 

New Zealand Conference

In casa Blues, coach Tana Umaga si troverà a dovere fare i conti con i nuovi innesti Alex Hodgman, Pauliasi Manu e Jimmy Tupou tra gli avanti, tutti “pescati” dalle squadre rivali di Conference; tra i trequarti, arriva invece un nome di quelli grossi: Sonny Bill Williams, che però resterà ancora out sino ad aprile in seguito all’infortunio subito alle Olimpiadi di Rio. Alla pari di tali nuove firme, la franchigia di Auckland ha compiuto numerosi nuovi acquisti tra le giovani leve di Mitre10 Cup, come ad esempio Declan O’Donnel e Steven Perofeta, entrambi da Taranaki. Ricordiamo che lo scontro del 2 giugno contro i Reds avrà luogo ad Apia, nelle Isole Samoa.

 

I Chiefs, trionfatori nell’appena disputatosi Brisbane Global Tens, si presentano alla prima giornata del torneo forti di un gioco dinamico, veloce e spettacolare, che sicuramente risulta promettente ed improntato alla rivincita rispetto allo scorso anno, quando la franchigia di stanza ad Hamilton mancò di poco la finale uscendo sconfitta contro gli Hurricanes. Le perdite notevoli (Tamanivalu, Pulu e Sonny Bill Williams) sono colmate dai nuovi arrivi di Nanai-Williams e Johnny Fa’auli, mentre l’ossatura “vincente” resta invariata con nomi di quelli che pesano: Aaron Cruden, Brodie Retallick, Sam Cane. Che sia la volta buona?

 

Dopo il tonfo nel finale della scorsa stagione, i Crusaders tentano di rialzarsi: lo faranno guidati dal nuovo coach Scott Robertson, egli stesso ex flanker per la squadra dell’Isola del Sud. Il gruppo resterà tuttavia pressoché invariato, con pochi arrivi esterni al bacino della franchigia (incentrato principalmente su Canterbury). La cessione di Ben Volavola ai Rebels e lo stop forzato di Kieran Reed sino ad aprile per via di un intervento al polso, con la fascia di capitano affidata a Sam Whitelock, completano il quadro per i Crociati.

 

Promozione sulla panchina degli Highlanders: Tony Brown assume la responsabilità di Head Coach, con l’ex allenatore dei Sunwolves Mark Hammett ad assisterlo. Marty Banks, dopo le tumultuose vicende legate al  suo ingaggio a Treviso, vestirà ancora per un anno la maglia verde della franchigia di Otago, che nel frattempo perde Fumiaki Tanaka, tornato in Giappone, e recupera Richard Buckman, ripresosi dall’infortunio che lo aveva costretto allo stop per tutta la scorsa stagione.

 

Ed eccoci ai campioni in carica, gli Hurricanes. Sarà possibile per Beauden Barrett (ragiunto quest’anno dal fratello Jordie, “sottratto” a Canterbury) e soci fare la doppietta, e diventare così la quinta squadra nella storia del Super Rugby a riuscirci? A Wellington ci credono, e vista la mitragliata di trequarti (e All Blacks) presente nel roster (da TJ Perenara al redivivo Milner-Skudder), ne hanno ben donde. Una cosa è certa: ci faranno divertire.

 

di Marco Meneghetti

 

classifica super rugby

 

https://youtu.be/ESM5tatTmf0

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