Sei Nazioni: Scozia, qualche dubbio in vista del Galles

I Dark Blues non hanno ancora scelto il nuovo capitano. Ballottaggi per le maglie 8 e 9

ph. Reuters / Russell Cheyne Livepic

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EDIMBURGO – La Scozia è tornata ad allenarsi ad Oriam per preparare la difficile gara di sabato, in programma al BT Murrayfield contro il Galles, terzo impegno dei Sei Nazioni 2017. Dopo la sconfitta di Parigi sono arrivate due bruttissime notizie, le assenze pesanti per infortunio di capitan Greig Laidlaw e Josh Strauss, in questo momento una delle migliori terze linee scozzesi e decisamente il miglior ball-carrier, che hanno aperto vuoti pesanti in terza linea e in mediana, oltre a lasciare la Scozia senza capitano.

Ci sono, però, anche buone notizie dall’infermeria. Tornano a disposizione sei elementi e, tra loro, spiccano decisamente i nomi di John Barclay (non è una vera sorpresa, perché già Wayne Pivac, coach degli Scarlets, aveva dichiarato che l’infortunio alla spalla del terza linea era “meno grave del previsto”) e Ryan Wilson. Gli altri sono il flanker di Edinburgh Rugby, John Hardie, il tallonatore Fraser Brown e il centro Mark Bennett (Warriors) e Sean Maitland (Saracens).

 

 

Vediamo chi potrebbe vestire, sabato, le maglie numero 8 e 9.

In autunno, quando Strauss era assente per infortunio, si sono alternati John Barclay e Ryan Wilson, con il flanker degli Scarlets che era in panchina contro l’Irlanda e titolare a Parigi, mentre Wilson era titolare (blindside) contro i Verdi e assente nel match dello Stade de France. I due sopra citati sono decisamente in pole-position non solo per la maglia numero 8, ma potrebbero partire entrambi titolari, se Cotter non vorrà giocarsi la carta Cornell Du Preez, col terza linea di Edinburgh Rugby (nato in Sud Africa) che avrebbe così occasione di debuttare.
Ci sono anche Adam Ashe o Magnus Bradbury, ma è difficile (anche se non impossibile) che l’head coach decida di inserirli nel gruppo a Torneo in corso.
David Denton, che sabato scorso è tornato in campo dopo cinque mesi con la maglia di Bath (l’infortunio al tendine del ginocchio lo aveva costretto a saltare i test match autunnali) non verrà considerato per la sfida di sabato contro il Galles, ma se troverà il ritmo-partita e riuscirà a stare injury-free rientrerà quasi sicuramente per i due impegni di marzo, contro Inghilterra (a Twickenham) e Italia (in casa).
La nostra terza linea, quindi, sarebbe la seguente: 6 John Barclay 7 Hamish Watson 8 Ryan Wilson.

In mediana, invece, il ballottaggio sembra tra Henry Pyrgos e Ali Price, che portano due stili diversi di gestione del gioco. Sam Hidalgo-Clyne, ch due anni fa debuttava nel Sei Nazioni, ha avuto parecchi problemi nella scorsa stagione e ha perso il posto in Nazionale – e fatica anche a giocare con il suo club, Edinburgh Rugby, dove si trova molto spesso a fare la riserva a Sean Kennedy o Nathan Fowles (che sarebbe eligibile per la Scozia).
La nostra numero 9 va a Pyrgos, con Price pronto a subentrare a gara in corso portando la sua imprevedibilità – e velocità – che potrebbe fare la differenza nella ripresa.

 

 

Questione capitano.

Come ha detto oggi Matt Taylor, allenatore della difesa, lo staff tecnico “non ha ancora preso una decisione su chi sarà il capitano, ma sappiamo di avere un numero importante di leader nel gruppo. Penso, ad esempio, a Jonny Gray (che con Henry Pyrgos è capitano dei Glasgow Warriors) e John Barclay, che ha ricoperto quel ruolo agli Scarlets e abbiamo giocatori che hanno sempre aiutato Greig a svolgere al meglio il suo ruolo”. Ci sono molti giocatori che possono ricoprire quel ruolo, ma è davvero molto probabile che Jonny Gray, ormai una delle migliori seconde linee dell’emisfero nord, sia il prescelto. È giovane, ha talento e ha già dimostrato di saper guidare i suoi compagni alla vittoria in gare importanti su campi difficili, come quelle in Champions Cup contro Racing 92 e Leicester Tigers. Giovedì Vern Cotter annuncerà la formazione, vedremo se avremo avuto ragione.

 

di Matteo Mangiarotti

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