Sei Nazioni femminile: l’Inghilterra è più forte, Italia sconfitta ma a testa alta (29-15)

Le azzurre marcano tre mete (contro le cinque inglesi) e non sfruttano a pieno la doppia superiorità numerica nel finale

ph. Action Images/Henry Browne

Al Twickenham Stoop, l’Italia parte a spron battuto e mette pressione alle inglesi, trovando la meta già al 4′ grazie a Sofia Stefan, che concretizza un bel lavoro svolto dalle azzurre nel multi-fase e un bel calcio di Manuela Furlan. Le padroni di casa ci mettono qualche minuto per entrare in partita, ma non appena cominciano a macinare gioco e a guadagnare territorio per le ragazze di Andrea Di Giandomenico sono dolori, soprattutto se sono le ospiti a concedere turnover nella propria metà campo. È quello che succede al 16′, con un calcio di liberazione di Rigoni stoppato dalle inglesi, che avanzano sul lato destro con le ball carrier per poi allargare il gioco sulle trequarti: Emily Scarratt crea lo spazio per Wilson e l’ala può marcare la meta del pareggio. Passano appena tre minuti e l’Inghilterra raddoppia: le azzurre tengono a fatica le cariche inglesi, questa volta l’azione si sviluppa interamente sul lato corto ed è Wilson Hardy a marcare.

 

Nei minuti successivi l’Italia ritrova possesso e territorio, ma la difesa inglese soffoca ogni iniziativa azzurra e in contrattacco si rende pericolosa ancora con Scarratt, recuperata in extremis da Barattin con un bel placcaggio. La pressione delle padroni di casa comunque non accenna a diminuire, anche perché l’Italia manca troppi placcaggi e presta il fianco alle avanzate avversarie. Al 26′ per le azzurre piove sul bagnato: Pillotti viene ammonita per un placcaggio alto, l’Inghilterra va in touche e marca da maul con Fleetwood. Il punto di bonus è nell’aria e arriva al 32′, ancora con una rolling maul e ancora con Fleetwood per il 24-5. Nel finale di tempo è sempre e solo Inghilterra, anche se allo scadere Rigoni intercetta un passaggio e prova ad involarsi in coast-to-coast, venendo però raggiunta e braccata da Scarratt.

 

Il leitmotiv non cambia nella ripresa: la superiorità fisica (oltre che tecnica) dell’Inghilterra è schiacciante, il pack mette sempre sul piede avanzante il XV con la Rosa sul petto e costringe le azzurre ad arretrare inevitabilmente. Al 45′ c’è spazio per la tripletta di Fleetwood, che sfrutta un’altra rolling maul e firma il 29-5. Le azzurre hanno il pregio di non mollare mai la presa e di non crollare fisicamente, nonostante l’evidente gap rispetto alle avversarie. E al 56′ la caparbietà italica viene ripagata: Manuela Furlan fa valere le sue doti di contrattaccante sull’out sinistro e tenta un chip alle spalle della difesa, la palla vaga senza padrone in area di meta e la prima ad avventarsi è capitan Barattin, che marca il 29-10. L’Inghilterra non lascia grande spazio all’Italia e riprende a martellare. Al 62′ Fleetwood marcherebbe la quarta meta personale, ma l’arbitro annulla e tira fuori il cartellino rosso per Mclean per lo spear tackle su Stefan che aveva favorito la marcatura.

 

L’Italia, tuttavia, è costretta ancora a subire e a difendersi all’interno della propria metà campo, ma al 68′ l’Inghilterra resta addirittura in 13 per un giallo a Cleall (altro placcaggio pericoloso) e favorisce l’avanzata azzurra. Le ragazze di Andrea Di Giandomenico si portano nei 22 inglesi e vanno in meta alla prima occasione con Furlan, che marca il 29-15 dopo un preciso offload di Stefan. Il momentum ora è tutto per le azzurre, che continuano a far valere la doppia superiorità numerica ma senza trovare la quarta meta che sarebbe valso un punto di bonus d’oro. Un in avanti nel finale vanifica tutto: finisce 29-15.

 

Inghilterra: Sarah McKenna, Amy Wilson Hardy, Emily Scarratt, Rachael Burford, Kay Wilson, Emily Scott, La Toya Mason, Justine Lucas, Vicky Fleetwood, Laura Keates, Harriet Millar-Mills, Tamara Taylor, Alex Matthews, Marlie Packer, Sarah Hunter (c)
A disposizione: Amy Cokayne, Rochelle Clark, Sarah Bern, Poppy Cleall, Izzy Noel-Smith, Bianca Blackburn, Katy Mclean, Amber Reed

Marcatori Inghilterra

Mete: Wilson (16), Wilson Hardy (19), Fleetwood (27, 32, 45)
Conversioni: Scarratt (19, 32)
Punizioni:

 

Italia: Manuela Furlan, Sofia Stefan, Michela Sillari, Paola Zangirolami, Maria Magatti, Beatrice Rigoni, Sara Barattin, Elisa Giordano, Isabellla Locatelli, Lucia Cammarano, Alice Trevisan, Elisa Pillotti, Lucia Gai, Melissa Bettoni, Marta Ferrari
A disposizione: Elisa Cucchiella, Gaia Giacomoli, Valentina Ruzza, Michela Este, Valeria Fedrighi, Ilaria Arrighetti, Veronica Madia, Elisa Bonaldo

Marcatori Italia

Mete: Stefan (4), Barattin (56), Furlan (71)
Conversioni:
Punizioni:

 

di Daniele Pansardi

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