E Nigel Owens punzecchia Haskell: possibile non conosca la ruck?
Quanto fatto dall’Italia contro l’Inghilterra ha ormai fatto il giro di Ovalia, raccolto qualche critica e molti elogi e a quanto pare costretto World Rugby a rivedere il regolamento. Già perché sempre più media, non ultimo l’autorevole Telegraph, scrivono che il Board internazionale sarebbe intenzionato a rivedere le regole per evitare quanto fatto in modo sistematico dall’Italia domenica a Twickenham: non contestare la situazione di placcato/placcatore, evitare il formarsi della ruck e di conseguenza restare in una situazione di gioco aperto con tutti annessi e connessi del caso (come mettersi nella traiettoria 9-primo ricevitore in piedi o marcare a uomo quest’ultimo).
Secondo il Telegraph, da parte della Federazione inglese non ci sarebbero state rimostranze ufficiali (e ci mancherebbe), ma World Rugby dovrebbe avviare a breve un Law Clarification Process che potrebbe portare ad una nuova e diversa regolamentazione della materia. “E’ una cosa abbastanza ridicola – ha dichiarato al quotidiano inglese il mediano di mischia Danny Care – Conor O’Shea (che allenava Care agli Harlequins, ndr) era il tecnico più offensivo ed è diventato ora il più negativo del gioco”. “Ho pulito sul breakdown solo tre avversari in tutto il match – continua James Haskell – E’ stato un pomeriggio bizzarro, sembrava una partita di Seven a tratti. Non mi sembrava di giocare un Test normale”.
Chi si è invece detto sorpreso della scarsa capacità dell’Inghilterra di adattarsi alla situazione è Nigel Owens. “Era una tattica già vista – ha dichiarato il fischietto più famoso di Ovalia al Daily Telegraph – L’hanno fatto anche i Dragons la scorsa settimana a Connacht, nulla di nuovo e noi arbitri avevamo già discusso come maneggiare questa situazione. Che piaccia o no, è una tattica che rientra nelle regole del gioco”. In generale invece, Owens si dice sorpreso dal siparietto Haskell-Poite: “Sono sorpreso che un giocatore non sappia le regole della ruck, anche perché negli incontri squadre-arbitri se ne discute“.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.