Sei Nazioni, Cotter: vittoria del gruppo, ora una sfida particolare

E intanto il BT Murrayfield sarà per la prima volta sold-out contro l’Italia

sei nazioni scozia

ph. Reuters / Lee Smith

EDIMBURGO –  “Sono molto contento e per motivi differenti, non solo per la vittoria, esordisce Vern Cotter in conferenza stampa. La Scozia ha dominato il secondo tempo, facendo molto bene nei raggruppamenti, lasciando il Galles a secco di punti e chiudendo con il 58% di possesso e il 56% di territorio.

 

“Abbiamo mostrato carattere, mettendo in campo una grande prestazione dopo essere andati a riposo sotto nel punteggio. Siamo migliorati moltissimo in mischia ordinata, oggi abbiamo giocato un match più equilibrato rispetto alle due sfide precedenti e siamo riusciti, soprattutto nel secondo tempo, a giocare la partita che volevamo. Abbiamo visto che la nostra fiducia è cresciuta di minuto in minuto. La meta di Visser epitome del nostro pensiero? No, tutta la squadra ha fatto bene, non solo i trequarti, perchè oggi il nostro pack si è sempre fatto valere. Nessuna partita, però, è uguale ad un’altra e voglio fare i complimenti a John per come ha guidato la squadra oggi”.  La testa di tutti è già proiettata alla sfida di Londra tra due settimane, che si prospetta una delle più equilibrate degli ultimi anni. I Dark Blues, va ricordato, sono ancora in corsa per conquistare la Triple Crown – che manca dalla bacheca della Highland Cathedral dal 1990, anno dell’ultimo Grand Slam (ma era ancora il Five Nations). Anche la Calcutta Cup non varca il Vallo di Adriano da qualche anno – l’ultima volta che ha albergato ad Edimburgo era il 2o08.

 

 

Twickenham sarà una sfida particolare (la Scozia non vince a Londra dal 1983) e l’Inghilterra potrebbe prendersi il record di vittorie consecutive (eguagliando quello stabilito dagli All Blacks), quindi ci sono diversi elementi da considerare – ma avremo tempo per pensarci. Loro non perdono una partita da parecchio tempo e noi saremo particolarmente cauti nel dire qualcosa a riguardo,” scherza l’head coach, prima di fare ancora i complimenti ai suoi ragazzi che “hanno giocato da squadra, non possiamo considerare la gara di oggi pensando al prossimo Tour dei B&I Lions (c’era Gatland in tribuna). Una prestazione così, però, rischia di candidare tutta la squadra, che dite?”

 

 

John Barclay, 116esimo capitano della Scozia, ha detto che “il Galles è un’ottima squadra, ma noi siamo riusciti a giocare una gara migliore rispetto a quella contro l’Irlanda. Nel secondo tempo, soprattutto, abbiamo fatto bene migliorando la prestazione della prima frazione; abbiamo fatto bene in chiusa e al breakdown e credo che il predominio in queste due aree ci abbia consentito di vincere la partita”.

Rob Howley è convinto che il suo Galles abbia “reso la vita facile alla Scozia. Non siamo stati bravi abbastanza al breakdown e abbiamo concesso loro la possibilità di marcare due mete piuttosto facili. Il primo tempo s’è chiuso con noi avanti 13-9 ma poteva chiudersi 16-16, mentre nella ripresa la Scozia ha fatto meglio. Noi non siamo stati sufficientemente cinici e precisi nel finalizzare le occasioni che abbiamo creato; loro sono stati anche molto bravi sulle palle alte, Russell oggi è stato molto preciso al piede tattico e in generale hanno dimostrato di essere una buona squadra.”

Alun Wyn Jones: “A fine primo tempo loro hanno accorciato le distanze prendendosi l’ultima occasione, mentre nella ripresa noi siamo stati bravi nel possesso ma avremmo potuto fare meglio in molti altri aspetti, soprattuto al breakdown. La meta annullata? Non credo abbia fatto la differenza, nemmeno dal punto di vista psicologico perchè non abbiamo avuto modo di pensarci molto, quando eravamo in campo. La Scozia ha mostrato di avere un ottimo pack e meritato la vittoria.”

 

 

Intanto, è notizia di oggi che il BT Murrayfield sarà – per la prima volta da quando gli Azzurri sono entrati nel Sei Nazioni nel 2000 – tutto esaurito per la sfida contro l’Italia del 18 marzo, che aprirà l’ultimo (decisivo) turno del Championship. Il record precedente di spettatori per una gara contro l’Italia nella capitale scozzese era di 62,188 spettatori e risale al 2015. La Scozia completa così un’edizione 2017 da incorniciare, giocando davanti a 67,144 spettatori le tre partite casalinghe.

 

 

di Matteo Mangiarotti

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