Le Red Roses marcano dodici mete contro una Scozia orgogliosa. Verdi vincenti a Cardiff con la meta di Tyrrell
LONDRA – Inghilterra e Irlanda vincono i rispettivi impegni – contro Scozia e Galles – e restano in corsa non solo per il Titolo, ma per il Grand Slam, che si deciderà settimana prossima (venerdì sera) a Donnybrook nello scontro diretto, miglior modo di chiudere un’edizione, quella del 2017, che entrerà nella storia come una delle più belle della storia.
Al Twickenham Stoop, le Red Roses scendono in campo convinte, determinate e partono subito fortissimo, imprimendo un ritmo indiavolato alla gara che la Scozia non ha la forza per tenere.
Nel primo tempo, infatti, le padrone di casa marcano in media un punto al minuto (40-0 all’intervallo), prendendosi il bonus offensivo al 21′ con la quarta meta di Amy Cokayne, che chiuderà il match con una tripletta. Ancor meglio di lei fa l’ala della nazionale inglese, Kay Wilson, che oggi iscrive il suo nome nella storia del Sei Nazioni Femminile facendo registrare il record (sette) di marcature individuali in una singola gara.
La Scozia, nonostante il punteggio, ha giocato la propria partita per tutti gli ottanta minuti, mettendo in campo il “commitment” tanto caro all’head coach dell’Italia, Conor O’Shea.
“In ogni partita, ci si prepara a giocare prima contro se stessi, poi contro l’avversario, in modo da essere sicuro della tua performance”, ci dice coach Simon Middleton al termine dell’incontro. “Noi abbiamo preparato la gara con un piano di gioco che siamo riuscite a mettere in campo, sapevo che la Scozia non avrebbe mollato e per questo noi dovevamo giocare tutto l’incontro con una certa intensità. Sono molto contento di come abbiamo giocato e della velocità che abbiamo messo fin dal primo minuto.”
L’Inghilterra ha imparato la lezione appresa durante il match contro l’Italia, che ha messo le Bianche in grosse difficoltà, giocando un rugby di livello assolutamente superiore; le Red Roses hanno dimostrato oggi di essere troppo forti per molte avversarie, almeno nell’emisfero nord, ma va dato merito alla Scozia di non aver mai abbassato la testa.
“L’Inghilterra è una squadra che può sempre metterti in difficoltà, una squadra capace di punire ogni singola debolezza che puoi mostrare. Hanno giocato meglio, in quasi ogni aspetto della gara e quando giocano così difendere diventa un problema.” Shade Munro, head coach della Scozia, analizza serenamente l’incontro, consapevole che le sue ragazze, soprattutto nella ripresa, hanno fatto “molto meglio. Abbiamo cercato di mettere l’Inghilterra in difficoltà, di creare loro qualche problema, costringendole almeno a marcare mete nell’angolo. Settimana prossima cercheremo di lavorare ancora duramente per preparare la sfida contro l’Italia.”
La gara finisce 64-0, con le Red Roses che marcano dodici mete in totale ed Emily Scarratt, una delle migliori in campo, che si prende il meritato premio personale a sei minuti dalla fine, marcando l’undicesima meta e trasformando le ultime due.
Come detto, l’Irlanda soffre ma supera il Galles (finisce 7-12 a Cardiff) marcando la meta decisiva al 64′ con Hannah Tyrrell, autrice della seconda meta decisiva in questa stagione dopo quella messa a segno contro l’Italia a L’Aquila. Il Galles, dopo due sconfitte consecutive, ha almeno dimostrato di essere ancora in grado di mettere in campo una prestazione continua per ottanta minuti; oggi, però, l’impegno non è bastato.
Inghilterra Femminile: 15 Danielle Waterman 14 Lydia Thompson 13 Emily Scarratt 12 Amber Reed 11 Kay Wilson 10 Emily Scott 9 La Toya Mason 1 Rochelle Clark 2 Amy Cokayne 3 Justine Lucas 4 Harriet Millar-Mills 5 Tamara Taylor 6 Alex Matthews 7 Marlie Packer 8 Sarah Hunter (C)
A disposizione: 16 Vicky Fleetwood 17 Vickii Cornborough 18 Sarah Bern 19 Poppy Cleall 20 Izzy Noel-Smith 21 Bianca Blackburn 22 Rachael Burford 23 Sarah McKenna
Marcatori Inghilterra Femminile
Mete: Wilson (2′, 6′, 24′, 32′, 44′, 58′, 78′), Cokayne (11′, 21′, 40′), Waterman (23′), Scarratt (74′)
Conversioni: Scarratt (75′, 79′)
Punizioni:
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