Lo conferma il Presidente Gavazzi. Che rivela il preventivo di spesa
Nei giorni scorsi avevamo parlato di quanto dichiarato a L’Equipe dal Presidente Alfredo Gavazzi a proposito dello Stadio Flaminio. Ora dalle pagine digitale del Messaggero arrivano ulteriori spiegazioni di un progetto di riqualifica che vedrebbe impegnato il CONI a fianco della Federazione.
“Assieme a Malagò abbiamo pensato un’idea per risistemarlo e riportarlo alle sue origini – ha dichiarato il numero uno del rugby italiano – Per recuperare un patrimonio importante per la città di Roma e per lo sport in generale”. Per quanto riguarda il preventivo di spesa, se il quotidiano francese aveva ipotizzato una spesa necessaria di 40 milioni di Euro, la cifra sarebbe inferiore: “Il Coni ha un preventivo sui 15 milioni. Quanto alla Fir, entrerebbe nell’affare soltanto con il Coni e se questo fosse interessato alla gestione di altre componenti dell’impianto“.
E a proposito di possibili usi, dopo la conferma per bocca dello stesso Presidente federale che anche la prossima stagione le Zebre giocheranno a Parma, un eventuale recupero del Flaminio potrebbe rinforzare (e non di poco) l’ipotesi di un trasloco nella Capitale. A quel punto la franchigia romana sarebbe, tra le 12 cugine celtiche, quella con l’impianto più capiente (va da sé, escluso Edimburgo quando gioca a Murrayfield). Inutile dire quanto un lavoro di radicamento e fidelizzazione del territorio sarebbe a quel punto importante per non ritrovarsi con una cattedrale nel deserto. E per non ripetere gli errori fatti con le Zebre.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.