Doppia intervista alle due senatrici azzurre prima dell’ultimo impegno nel torneo
EDIMBURGO – “Affronteremo la partita contro la Scozia come le altre, cercando di migliorare la nostra prestazione. Contro la Francia, nell’ultima partita, le avversarie hanno marcato mete sfruttando nostri errori quindi dobbiamo cercare di essere più precise e determinate per non concedere alla Scozia le stesse opportunità.”
Sara Barattin, capitana dell’Italia Femminile, parla dal ritiro di Glasgow dove l’Italia è arrivata mercoledì pomeriggio per preparare la sfida contro la Scozia (a questo link la formazione), ultimo impegno del Sei Nazioni Femminile 2017 in programma venerdì al Broadwood Stadium di Cumbernauld (kick off 6.20pm locali, le 19:20 in Italia, dove la gara sarà trasmessa su Eurosport 2).
“Non penso abbiamo avuto un calo di tensione, nella gara contro la Francia. È però frustrante entrare nei 22m avversari parecchie volte e non riuscire a mettere punti a referto, ti crea qualche problema anche perché siamo partite, in quella gara, tutte molto convinte di poter fare risultato. Poi, qualche errore di troppo hanno concesso loro di marcare le quattro mete che hanno deciso l’incontro. Siamo anche l’unica squadra, finora, ad aver marcato tre mete all’Inghilterra (squadra che, per stessa ammissione di Sarah Hunter e coach Middleton, è andata in difficoltà contro le Azzurre) e questo dimostra che, nonostante abbiamo raccolto quattro sconfitte, nelle gare giocate qualcosa di positivo l’abbiamo fatto. Adesso speriamo di fare meglio nell’ultima partita.”
C’è ancora una gara di Sei Nazioni da giocare, quindi, ma il pensiero non può non andare, inevitabilmente, alla prossima Coppa del Mondo Femminile che le Azzurre giocheranno in Irlanda in agosto. L’Italia è inserita in un girone piuttosto difficile, con Inghilterra, Stati Uniti, Spagna – che ha battuto proprio la Scozia nello spareggio-qualificazione di novembre. Le Azzurre sono arrivate a questo Sei Nazioni senza aver giocato nemmeno un test match in autunno e questo aspetto le ha penalizzate nei confronti delle avversarie.
“Spero vivamente di poter giocare qualche Test Match prima di agosto. Siamo una squadra che più gioca insieme, più cresce e anche per questo spero di poter giocare qualche partita di preparazione alla Coppa del Mondo, in modo da ritrovarci come gruppo e da provare i nostri meccanismi e torniamo più forti.”
L’Harlequin Manuela Furlan: tra visibilità e la nuova Women’s Super Rugby
Manuela Furlan, estremo della Nazionale Femminile italiana, è una delle giocatrici più esperte del gruppo delle Azzurre (per lei sarà il cap numero 55) e sa che l’avversaria di venerdì, la Scozia, nonostante abbia raccolto in questa edizione il primo successo contro il Galles dopo ben sette anni di attesa – ultima vittoria scozzese nel Sei Nazioni prima di quella, va ricordato, era contro la Francia nel febbraio 2010 – potrà creare non poche difficoltà alla nostra nazionale.
Manuela non crede che non aver ancora vinto una gara nell’edizione in corso crei particolari problemi, dal punto di vista psicologico, all’Italia, perché “non voglio pensare alla gara di venerdì come ad un’ultima occasione per vincere. Certo, ritrovare il nostro gioco e sopratutto trovarlo di partita in partita è stato piuttosto difficile, ma noi siamo sempre le stesse, come detto per la Scozia vale anche per noi: la nostra forza è il nostro gruppo”.
Il rugby femminile, nel 2017, sta vivendo una sorta di ‘nuova era’ grazie alla maggiore copertura mediatica, con tutte le gare del Torneo trasmesse in diretta. Furlan crede che questo sia un aspetto “molto positivo, perché è la prima volta che Eurosport trasmette in diretta le nostre partite e il rugby femminile entra nelle case un po’ di tutti. Anche per il movimento in generale è una cosa positiva, con molte ragazzine che si possono avvicinare al nostro sport. Noi facciamo del nostro meglio, cercando comunque di non farci influenzare da quello che succede attorno e restando concentrate sul nostro gioco”.
Manuela gioca, dalla stagione in corso, nella Women’s Premiership, massima competizione domestica inglese, con le Aylesford Blues – club che il prossimo anno diventerà a tutti gli effetti Harlequin FC nella nuova Women’s Super Rugby. Venerdì sera si troverà di fronte Deborah McCormack, seconda linea scozzese e sua compagna di club, che però “non ho sentito finora e non credo riuscirò a sentire prima della gara, ci vedremo direttamente venerdì in campo”.
“La nuova competizione (che partirà in settembre) ha come scopo principale di aumentare il flusso di ragazze e ragazzine che prendono parte al rugby, c’è grande determinazione in Inghilterra nel far crescere ancora di più il bacino di giocatrici con un progetto molto interessante che coinvolge sia le società, sia i college e le scuole. Oltre al maggior numero di giocatrici, l’obiettivo è anche quello di far crescere il numero di spettatori e in generale l’attenzione verso il rugby femminile, con un torneo il più possibile competitivo ed entusiasmante. Il progetto è assolutamente stimolante ed elettrizzante, a livello personale potrebbe essere un modo per migliorarmi ulteriormente, sia dal punto di vista professionale, sia dal punto di vista personale”.
di Matteo Mangiarotti
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