Partita dal finale infinito allo Stade de France, tra reset e indisciplina dei Dragoni. Decide una meta di Chat
I transalpini partono con il piede abbassato sull’acceleratore, con i soliti Picamoles e Gourdon in grande spolvero nel guadagnare territorio attraverso canali laterali, sempre prediletti dalle due terze linee in questo torneo. Lopez sbaglia un calcio dalla lunga distanza in apertura, ma l’abbrivio è tutto dei Bleus che spingono i gallesi nei propri 22. E al 7′ arriva la prima meta: sui 5 metri, Lopez brucia la rush defense ospite con un calcetto a scavalcare e Lamerat schiaccia in mezzo ai pali. I Dragoni hanno un primo guizzo con Webb che sorprende una guardia intorno al breakdown, ma a distendersi meglio in avanti è sempre una Francia che quando è sul piede avanzante crea non pochi grattacapi agli avversari a suon di offload.
Nonostante le difficoltà iniziali (e il 10-0 di Lopez dalla piazzola), il Galles è pienamente in partita e lo dimostra al primo multifase strutturato: le cariche dei carrier e una trasmissione sicura del pallone muovono la difesa francese, creano la superiorità numerica al largo e solo un intervento di Vakatawa, al momento del placcaggio su Biggar, evita la meta di Liam Williams. Per Barnes, tuttavia, c’è prima un in avanti volontario e ammonisce l’ala francese, ma senza concedere una meta di punizione che a quel punto sembrava essere una conseguenza naturale. Halfpenny va per i pali e accorcia sul 10-3. Nei dieci minuti di superiorità numerica il Galles però non trova sbocchi offensivi e il ritmo della partita ne risente rispetto ai primi venti minuti, con gli ospiti in grado di muovere il tabellino solo con un piazzato dalla lunga distanza di Halfpenny. Con la parità numerica ristabilita, i francesi tornano a divertirsi e far a divertire con una serie di offload superbi (e con un passaggio dietro la schiena splendido di Serin), anche se talvolta decisamente troppo fini a se stessi per lo sviluppo dell’azione (come dimostrato da un gran grillotalpa di North al 33′ su un giocatore isolato). Transalpini che vanno a corrente alternata, mentre il Galles ha le idee più chiare su come fare male ai padroni di casa. E il finale di tempo infatti è dei Dragoni, con un multifase nei 22 francesi che si conclude con il 10-9 di Halfpenny.
L’inizio della ripresa è più blando, tra infortuni, falli e interruzioni varie. La prima fiammata è della Francia, che a dieci metri dalla linea di meta pasticcia al largo e spreca una buona occasione. Il Galles poi si salva grazie ad un’ingenuità di Slimani in mischia, ma nel risalire il campo trova comunque una difesa francese attenta a non lasciare metri in avanzamento ai ball carrier gallesi. Dal canto loro, i transalpini non sembrano riuscire a concretizzare la superiorità in mischia, e proprio un fallo del pack consente ad un Halfpenny chirurgico nel centrare i pali per il sorpasso da 50 metri. Pochi minuti prima dell’ora di gioco c’è un’azione che riassume un po’ il Sei Nazioni della Francia: Dulin recupera un calcetto sui propri 5 metri e non libera con un calcio, ma contrattacca palla in mano con il sostegno di Lamerat; i transalpini mantengono il possesso e risalgono fino alla metà campo con la naturalezza e la brillantezza che li distingue, ma anche con una certa disorganizzazione e confusione.
Il Galles continua nella sua partita estremamente conservativa e attende con pazienza l’errore francese, che arriva al 65′: Halfpenny, sempre dalla lunga distanza, non sbaglia e porta i suoi sul +5. La reazione dei Bleus questa volta è immediata: Nakaitaci recupera l’ovale sul restart, la difesa gallese commette fallo e Lopez accorcia subito, mettendo fine ad un’emorragia di punti che durava dal sedicesimo del primo tempo. Si entra negli ultimi dieci minuti con il Galles nei 22 ospiti, la Francia conferma la sua eccessiva indisciplina e Halfpenny punisce per il 13-18. I Dragoni non riescono a gestire il possesso e concedono l’ultimo assalto ai Bleus sui 5 metri: serie infinita di mischia resettate, la Francia spinge con i ball carrier sulla linea di meta e i gallesi si difendono come possono, con Samson Lee che nell’occasione viene anche ammonito con il cronometro ben oltre l’ottantesimo. Dal giallo alla successiva mischia passano almeno tre minuti, per un inspiegabile ritardo nell’ingresso di Tomas Francis in campo. I continui falli dei Dragoni, le mischie ripetute e l’incapacità dei francesi di marcare permettono addirittura a Lee di scontare interamente il sin bin al minuto 92. E non finisce di certo qui. I transalpini sono nettamente superiori in mischia, i gallesi vengono penalizzati ripetutamente ma né Barnes (discutibile la sua direzione nel finale) né i Bleus riescono a concretizzare la situazione. Solo al centesimo minuto, all’ennesima carica, la Francia va oltre per la meta.
France: 15 Brice Dulin, 14 Noa Nakaitaci, 13 Rémi Lamerat, 12 Gaël Fickou, 11 Virimi Vakatawa, 10 Camille Lopez, 9 Baptiste Serin, 8 Louis Picamoles, 7 Kévin Gourdon, 6 Fabien Sanconnie, 5 Yoann Maestri, 4 Sébastien Vahaamahina, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Uini Atonio, 18 Eddy Ben Arous, 19 Julien Le Devedec, 20 Bernard Le Roux, 21 Antoine Dupont, 22 François Trinh-Duc, 23 Yoann Huget
Marcatori Francia
Mete: Lamerat (7), Chat (80+20)
Conversioni: Lopez (7, 80+20)
Punizioni: Lopez (16, 66)
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Scott Williams, 11 Liam Williams, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Sam Warburton, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Jake Ball, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Scott Baldwin, 17 Nicky Smith, 18 Samson Lee, 19 Luke Charteris, 20 Taulupe Faletau, 21 Gareth Davies, 22 Sam Davies, 23 Jamie Roberts
Marcatori Galles
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Halfpenny (20, 28, 39, 54, 65, 70)
di Daniele Pansardi
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