Il tecnico All Blacks sicuro: la migliore selezione degli ultimi anni. In infermeria intanto…
Archiviato il Sei Nazioni con la vittoria dell’Inghilterra, l’attenzione internazionale si sposta ora sul tour dei Lions in Nuova Zelanda. E dopo quanto visto nei 5 weekend di Championship, siamo sicuri che il livello delle tre partite contro gli All Blacks sarà altissimo.
Per affrontare i migliori Lions degli ultimi anni serve un match di preparazione
In casa All Blacks si cerca di organizzare un match che preceda il primo Test, in calendario il 24 giugno. “La selezione e la preparazione sono fondamentali per iniziare bene – ha dichiarato allo Star-Times il tecnico – Nelle prossime settimane prenderemo una decisione: che sia tra di noi o contro un avversario, faremo qualcosa”. “Siamo vulnerabili soprattutto nel primo Test – ha confermato Grant Fox, vincitore del tour 1993 iniziato con una sconfitta – Il problema è che non ci sono stati incontri prima. I Lions vi arrivano dopo sei incontri e dopo la preparazione, noi dopo due settimane di raduno. E’ una questione importante”.
Hansen parla poi degli avversari. Teme che sia “la miglior selezione da un bel po’ di tempo a questa parte“, a numero 10 “hanno enorme profondità, i giocatori inglesi stanno giocando davvero bene e sarà interessante capire la logica delle convocazioni. La cosa più complicata è che Gatland non può essere Eddie Jones, rimarrà Gatland: con tute le differenze del caso”.
Infortunati che non preoccupano
Il Super Rugby intanto inizia a lasciarsi alle spalle i primi infortunati. Il nome più altisonante è senz’altro quello di Israel Dagg, faro dei Crusaders in quest’inizio di stagione e uscito malconcio dalla trasferta di Brisbane contro i Reds: l’estremo 28enne si è sottoposto ad intervento chirurgico al ginocchio destro e resterà ai box per un periodo di almeno sei settimane. Il rientro, previsto per fine aprile, dovrebbe comunque permettere a Dagg di recuperare la forma migliore per far parte del gruppo che affronterà i British & Irish Lions. Per Steve Hansen non arrivano buone notizie nemmeno da Nehe Milner-Skudder, rientrato ad inizio stagione dopo aver saltato l’intero 2016 per infortunio. La sconfitta contro i Chiefs è costata cara all’ala degli Hurricanes (8 cap con gli All Blacks), a cui è stata riscontrata una piccola frattura al piede destro che lo costringerà a restare fermo pure lui per sei settimane, senza ricorrere a nessuna operazione.
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