Il giovane terza linea ci ha parlato dell’esordio internazionale e dell’annata in Pro12
PARMA – La prossima stagione potrebbe giocarla lontano da Parma, ma intanto Federico Ruzza resta concentrato in vista del finale di una stagione che certo non dimenticherà: molto minutaggio tra Pro12 e Champions Cup, 4 mete nella coppa regina con doppietta ai Wasps, e l’esordio internazionale arrivato a Murrayfield la scorsa settimana contro la Scozia. Certamente una delle note più positive nella difficile annata dei ducali.
“Sabato è stata una giornata molto importante e molto emozionante – racconta il terza linea classe 1994 ricordando il giorno del primo cap – La partita non è andata bene, ma sono felice di essere entrato in campo nei minuti finali. Le settimane precedenti sono servite da inserimento, già dai primi raduni ho capito che è una bellissima esperienza: il gruppo mi ha accolto bene, eravamo molti giovani e questo forse ha facilitato le cose. E’ stato un momento importante per la mia formazione”. Chiediamo poi a Ruzza le differenza di ritmo sia in fase di preparazione che di gioco: “Molti dei giocatori nostri e delle altre squadre arrivano dal Pro12, in cui giochi partite di altissimo livello. La difficoltà nel cercare di alzare ulteriormente il ritmo è dovuta al poco tempo e alle poche partite che hai a disposizione: la sfida è alzare da subito il ritmo a livello individuale“.
Una parola infine sulla sua stagione personale: “Sono contento perché ho giocato tanto trovando spazio. Per un giovane è importante fare esperienza sul campo. A livello collettivo il fatto di aver vinto finora una sola partita rispetto alle 7 della scorsa stagione, sta pesando. Ora ne mancano poche, dobbiamo dare qualcosa in più”.
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