Parke: vietato sottovalutare le italiane. Pasquali: difesa e tenere il possesso
Dopo l’importante vittoria contro gli Ospreys, la Benetton Treviso si prepara ad un altro incrocio gallese altrettanto se non più complicato. I Leoni sono infatti attesi dal Parc y Scarlets di Llanelli, dove affronteranno i padroni di casa, quinti in classifica ma in piena corsa playoff.
Qui Scarlets: vietato sottovalutare le italiane
Dopo il ko degli Ospreys, in casa Scarlets l’attenzione è massima nei confronti della Benetton. “In passato Treviso ha dimostrato di essere una squadra tosta con cui fare i conti […] Durante il Sei Nazioni le franchigie italiane hanno offerto prestazioni di qualità – ha dichiarato il centro dei gallesi Hadleigh Parke in conferenza stampa – Le vittorie con Ospreys e Connacht lo confermano. Cose che fanno bene alle due squadre ma anche al rugby italiano”. In campo servirà quindi la massima attenzione: “Sarà una partita dura. Se all’ora di gioco, vorrà dire che ci stanno dando filo da torcere. Servirà da parte nostra una grande performance”.
Qui Treviso: fiducia dopo vittoria e team building
Tramite intervista/comunicato stampa, da Monigo ha parlato della sfida il pilone Tiziano Pasquali, classe 1994 alla prima stagione in terra veneta dopo gli anni a Leicester. “Forti dell’attacco imprevedibile di cui sono dotati, cercheranno di giocare un rugby molto veloce – racconta il pilone – Di conseguenza specialmente in fase difensiva dovremo stare attenti ed essere pronti a fermarli. Cercheremo di mantenere il possesso dell’ovale il più possibile sfruttando al meglio ogni occasione per far punti“. La squadra arriva comunque da una vittoria che ha messo fiducia nel motore: “Un’iniezione di fiducia. Inoltre le tre giornate di team building che sono seguite sono state molto utili: abbiamo avuto la possibilità di trascorrere tanto tempo in gruppo così da compattarci in vista del finale di stagione”.
Una parola, infine, sulla stagione personale (“Una volta trovato il mio stato di forma devo ringraziare gli allenatori che credendo in me, mi hanno dato fiducia) e una sulla differenza tra Pro12 e Premiership (“riguardano soprattutto il sistema ed i ritmi di gioco. Quello che però mi sento di dire a riguardo, è che la mia fase di ambientamento è stata facilitata dalla cultura e dalla volontà di coach Crowley di prediligere un gioco molto più veloce, simile a quello inglese”).
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