Edinburgh sfiora nell’ultimo quarto una clamorosa rimonta. Pareggio spettacolare tra Ulster e Blues
EDIMBURGO – Edinburgh e Connacht non hanno più molto da chiedere alla loro stagione celtica, perchè i primi sono ormai lontanissimi dal loro obiettivo (la top six), mentre gli irlandesi, reduci da due sconfitte consecutive (contro Warriors e Zebre) si sono ormai rassegnati a giocarsi la qualificazione alla prossima edizione di Champions Cup attraverso gli spareggi con le settime classificate in Aviva Premiership e TOP14.
Con queste premesse, stupisce (in positivo) che la gara sia comunque bella e vibrante fin dal calcio d’avvio. Certo, nel primo tempo le squadre sono tutt’altro che perfette e il ritmo non è assolutamente trascendentale, ma il (poco, va detto) pubblico sugli spalti si diverte.
Si va a riposo sullo 0-16. Dopo mezz’ora piuttosto equilibrata, la meta di McKeon, rompe gli equilibri; il flanker si infila in un buco della difesa scozzese al termine di un’azione multifase dopo che Connacht aveva alzato ritmo e baricentro.
Il piede di Crosbie aggiunge undici punti dalla piazzola, mentre per Edinburgh da notare lo 0/2 di Weir.
Nella ripresa non cambia il tema tattico, con Edinburgh che ci prova ancora e Connacht che punisce gli errori (troppi) dei padroni di casa col piede ispirato di Crosbie che al 49′ ancora da quaranta metri porta la gara sullo 0-19, chiudendo virtualmente i giochi nonostante ci sia ancora mezz’ora da giocare. Edinburgh non ha più le energie mentali per riprendersi e resta in balìa degli irlandesi.
Senza strafare, Connacht allunga il parziale sullo 0-22 prima che Edinburgh riesca – ma solo grazie ad una meta tecnica concessa per infrazione di O’Halloran che finisce nel sin-bin – a muovere il tabellino.
La marcatura ridà fiato ai tifosi di casa, con la squadra che tiene vivo il momento e va ancora in meta tre minuti dopo con Hamish Watson; Weir trasforma entrambe le marcature e ad un quarto d’ora dalla fine la gara, sul 14-22, potrebbe anche riaprirsi. Connacht sembra in grado di riprendere il controllo e torna a giocare, scrollandosi di dosso la pressione scozzese con un paio di calci tattici clinici che ricacciano Edinburgh nei propri 22m.
Nell’ultima azione in superiorità numerica, però, arriva la terza meta scozzese con Glenn Bryce che va oltre la linea sotto il Main Stand; Weir manca la trasformazione e i Gunners restano a tre punti di distacco, ma con sei minuti ancora a disposizione non riescono a completare la clamorosa ‘remuntada’. La gara finisce al minuto 83, quando Aki intercetta un brutto passaggio scozzese e calcia sugli spalti l’ovale, chiudendo il match sul 19-22 e regalando ai suoi quattro punti. Per Edinburgh, invece, prova d’orgoglio arrivata troppo tardi.
Ulster-Cardiff Blues 24-24: A Belfast, a differenza del match del Myreside, ci sono punti in palio pesantissimi – almeno per i padroni di casa, che quando scendono in campo siedono al quarto posto in classifica con dieci punti di vantaggio sui Glasgow Warriors, mentre per i gallesi vale grossomodo il discorso fatto poco sopra per Connacht.
I Blues passano per primi con un piazzato di Anscombe, ma Ulster risponde con la meta di Paddy Jackson (che lui stesso trasforma) cui contribuiscono Piutau e Pienaar (col passaggio al piede decisivo). Le squadre vanno a riposo sul 14-10 perchè i Blues tornano avanti con la meta di Warburton (presunto passaggio in-avanti in fase di costruzione) ma Ulster risponde con una meta tecnica trasformata ancora da Jackson.
Nella ripresa i Blues provano a mettere ancora in difficoltà gli Ulstermen e al 46′ vanno avanti con la meta del centro Lee-Lo, trasformata da Anscombe, cui risponde Paddy Jackson al 56′ dalla piazzola per il 17-17. Allo scoccare dell’ora di gioco Lee-Lo trova una linea di corsa perfetta infilando la difesa nordirlandese e andando fino in fondo; Anscombe trasforma, ma Ulster non molla e risponde al 68′ con la meta di Marshall trasformata da Jackson che fissa il risultato sul 24-24 con cui si chiude una gara spettacolare.
Edinburgh Rugby: 15. Glenn Bryce 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Phil Burleigh 11. Rory Scholes 10. Duncan Weir 9. Nathan Fowles 1. Murray McCallum 2. Ross Ford (C) 3. Simon Berghan 4. Fraser McKenzie 5. Ben Toolis 6. Viliame Mata 7. Hamish Watson 8. Cornell du Preez
Panchina: 16. Stuart McInally 17. Derrick Appiah 18. Kevin Bryce 19. Grant Gilchrist 20. Jamie Ritchie 21. Sam Hidalgo-Clyne 22. Tom Brown 23. Junior Rasolea
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: meta tecnica (63′), Watson (66′), G.Bryce (74′)
Conversioni: Weir (63′, 66′)
Punizioni:
Connacht: 15 Tiernan O’Halloran 14 Niyi Adeolokun 13 Eoin Griffin 12 Bundee Aki 11 Danie Poolman 10 Steve Crosbie 9 Kieran Marmion 1 Denis Buckley 2 Tom McCartney 3 Dominic Robertson-McCoy 4 Quinn Roux 5 Andrew Browne 6 Eoin McKeon 7 Jake Heenan 8 John Muldoon (C)
Panchina: 16 Shane Delahunt 17 JP Cooney 18 Finlay Bealham 19 James Cannon 20 Sean O’Brien 21 Caolin Blade 22 Jack Carty 23 Josh Rowland
Marcatori Connacht
Mete: McKeon (30′)
Conversioni: Crosbie (30′)
Punizioni: Crosbie (8′, 26′, 36′ 49′, 60′)
di Matteo Mangiarotti
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