Il centro neozelandese giocherà con la casacca dei Blues, ma con un logo coperto
E’ rientrato a giocare lo scorso fine settimana, dopo una lunga assenza dal rugby a causa di un infortunio riportato alle scorse Olimpiadi di Rio 2016, eppure Sonny Bill Williams è già finito al centro dell’attenzione mediatica del suo paese. L’All Blacks infatti, che nel Super Rugby è in forza ai Blues, ha giocato per la sua franchigia contro gli Highlanders a Dunedin indossando una maglia con i loghi del colletto coperti.
Ma a giorni di distanza, ecco svelato il motivo di questa scelta, come riportano i media neozelandesi: SBW è di religione islamica e per questo non vuole pubblicizzare banche, o ad aziende legate al mondo della finanza, del tabacco e delle bevande alcoliche.
Una situazione che sta facendo discutere anche a livello politico, ma su cui le due aziende coinvolte e la stessa federazione neozelandese (che peraltro ha come main sponsor personale AIG, azienda assicuratrice e di business) si sono dette tranquille di lasciare libero Williams di scegliere come meglio comportarsi.
La stessa NZRU poi ha ricordato come all’interno del contratto collettivo dei giocatori professionisti vi sia una clausola che consenta loro di non pubblicizzare, per motivi concordati (come questo ad esempio), compagnie finanziarie, banche, aziende produttrici di tabacco o bevande alcoliche. Da non dimenticare, a tal proposito, il precedente del giocatore di cricket sudafricano Hashim Amla – amico di Sonny Bill Williams – che indossò più volte la maglia della nazionale personalizzata, priva di uno sponsor di una compagnia venditrice di alcool, sempre per motivi religiosi.
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