Finisce 24-20, con la meta decisiva di Gilchrist arrivata al minuto 80+3
EDIMBURGO – I primi ventinove minuti sono piuttosto noiosi, con le due squadre che passano molto tempo a cavallo delle metà campo commettendo infrazioni ed errori a ripetizione. Edinburgh prova a costruire il gioco, mentre i Dragons si accontentano di aspettare gli avversari poco addentro i propri 22m. I Gunners, che hanno la più alta percentuale di possesso, non sembrano però avere le idee chiare su cosa fare dell’ovale; Tovey dopo 8′ muove il tabellino a punire un’infrazione al breakdown dei gallesi, ma dopo qualche timido tentativo di sfondamento, al 29′ arriva l’azione che potrebbe essere l’epitome della stagione del club della capitale scozzese.
Calcio di avanzamento di Bryce, Hughes si fa cogliere impreparato dal rimbalzo e Tovey sembra pronto ad approfittarne, ma Hoyland non si avvede del compagno, travolgendolo – e costringendolo a lasciare il campo; i Dragons recuperano l’ovale, scampano il pericolo e vanno in meta con Howard nell’angolo sotto il Main Stand. O’Brien è preciso e spegne i Gunners, che negli ultimi dieci minuti della prima frazione non riescono più a superare la loro metà campo, andando a riposo sotto 3-10 perchè al 39′ O’Brien trova ancora i pali da quasi cinquanta metri.
Le squadre tornano in campo senza cambi – eccetto il rientro di Tovey nei Gunners – e anche la gara continua come si era chiusa la prima frazione, ovvero con Edinburgh in difficoltà e i Dragons più confidenti. I gallesi non fanno cose incredibili, ma trovano la seconda meta al 47′ chiudendo un’azione nata da uno sfondamento centrale di Nic Cudd – colpevoli tre difensori che si fanno battere troppo facilmente – che crea la piattaforma ideale per l’attacco. Dopo qualche fase ‘in trincea’, Davies vede che la difesa di Edinburgh è sfilacciata e fa correre l’ovale veloce in orizzontale, con Carl Meyer che può andare oltre la linea. O’Brien, da posizione angolata, trova ancora i pali e adesso i Gunners sono nel loro “element”.
Ovvero, come troppo spesso accaduto quest’anno, hanno fatto di tutto per rendere la partita una scalata dell’Everest a mani nude e senza corda di assicurazione prima di provare a rimetterla in piedi.
Stasera, però, le cose non girano nel verso giusto; al 64′ Kinghorn, appena entrato, va in meta al termine della prima bella azione degli scozzesi ma il direttore di gara chiede l’intervento del TMO, prima di annullare la marcatura e mostrare il cartellino giallo al pilone scozzese, Allan Dell, reo di un placcaggio pericoloso in un raggruppamento nato nel corso dell’azione.
Sotto nel punteggio – oltre il break – e sotto di un uomo, i Gunners devono dire addio ad ogni speranza quando al 69′ O’Brien allunga ancora (3-20) dalla piazzola, premiando il lavoro del suo pack. Tutto finito? No, con questo Edinburgh mai dire mai.
Al 72′ la seconda bella azione in velocità degli scozzesi si porta in dote due punizioni consecutive, il giallo al mediano di mischia gallese Davies e la meta di Kinghorn che, trasformata da Tovey, scalda i ‘fedelissimi’ presenti sugli spalti. Un’invenzione dell’apertura, al 77′, che serve in torsione al suo interno Hoyland, riapre clamorosamente la gara ma, come contro Connacht, i Gunners si fermano ad un passo dalla ‘remuntada’. I Dragons riescono, in qualche modo, a tenere a bada le avanzate scozzesi, che hanno l’ultimo possesso, ottengono una punizione ma devono risalire tutto il campo palla in mano.
Ci riescono, arrivano ad un palmo dalla linea di meta prima che Nic Cudd fermi l’avanzata irregolarmente e finisca nel sin-bin. Sotto i pali, i Gunners decidono di non accontentarsi del pareggio e scelgono di giocare la punizione veloce. Tap di Hidalgo-Clyne, palla a Gilchrist che si carica la squadra sulle spalle e va oltre la linea di meta! Il direttore di gara si consulta col TMO prima di concedere la marcatura, che Tovey trasforma per il 24-20 che regala ad Edinburgh Rugby il primo successo celtico del 2017 e impedisce ai Dragons il sorpasso in classifica.
Edinburgh Rugby: 15. Glenn Bryce 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Junior Rasolea 11. Rory Scholes 10. Jason Tovey 9. Nathan Fowles 1. Allan Dell 2. George Turner 3. Simon Berghan 4. Grant Gilchrist (C) 5. Ben Toolis 6. Viliame Mata 7. Hamish Watson 8. Cornell du Preez
A disposizione: 16. Ross Ford 17. Murray McCallum 18. Kevin Bryce 19. Fraser McKenzie 20. John Hardie 21. Sam Hidalgo-Clyne 22. Duncan Weir 23. Blair Kinghorn
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Kinghorn (72), Hoyland (77), Gilchrist (80+3)
Conversioni: Tovey (72, 78, 80+3′)
Punizioni: Tovey (8)
Newport Gwent Dragons: 15 Carl Meyer, 14 Adam Hughes, 13 Sam Beard, 12 Jack Dixon, 11 Pat Howard, 10 Angus O’Brien, 9 Charlie Davies; 1 Thomas Davies, 2 Thomas Rhys Thomas, 3 Brok Harris, 4 Matthew Screech, 5 Cory Hill, 6 Lewis Evans (c), 7 Nic Cudd, 8 Ollie Griffiths
A disposizione: 16 Rhys Buckley, 17 Phil Price, 18 Craig Mitchell, 19 Rynard Landman, 20 Harrison Keddie, 21 Owain Leonard, 22 Geraint Rhys Jones, 23 Tom Prydie
Marcatori Newport Gwent Dragons
Mete: Howard (30), Meyer (47)
Conversioni: O’Brien (30, 48)
Punizioni: O’Brien (39, 69)
di Matteo Mangiarotti
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