I campioni d’Italia mettono a segno cinque mete non lasciando scampo ai rivali
La partita inizia con Rovigo a spingere da subito sul piede dell’acceleratore, anche se a passare in vantaggio sono gli ospiti con Nikora che trasforma un piazzato dalla media distanza, mentre Basson si dimostra impreciso. Gli errori dell’estremo però non turbano nè il giocatore nè i compagni di squadra che, nonostante si trovino sotto, iniziano a macinare gioco dominando gli avversari.
Al nono minuto infatti è il calcio-passaggio di un ispirato Rodriguez a trovare al largo le gambe di Barion per la prima meta della sfida. I campioni d’Italia salgono sul 7-3. Il Petrarca non trova le contromisure per reggere l’urto e i Bersaglieri sfondano nuovamente poco prima del quarto d’ora, quando la forza di Momberg non trova opposizione nel pick & go sotto ai pali. Basson converte il 14-3. Il duello poi, per qualche minuto, diventa una battaglia fra gli avanti: la forte pioggia condiziona il gioco, Menniti Ippolito accorcia temporaneamente le distanze trovando i pali; ma è un fuoco di paglia.
Il ritmo dei padroni di casa non conosce sosta. La mediana Chillon-Rodriguez detta i tempi e lancia due volte in meta Basson nello spazio di otto minuti: il numero 15 si fa trovare entrambe le volte pronto a finalizzare due azioni ficcanti per ritmo e idee, dove a farsi notare vi sono anche Ruffolo e Majstorovic. Il primo tempo si chiude sul 26-6, con Rovigo che di conseguenza conquista anche il punto di bonus offensivo.
Il rientro dagli spogliatoi è tutto di marca padovana: il Petrarca si installa con forza, per circa dieci minuti, sui cinque metri del Rovigo senza riuscire però a trovare la via della meta. La difesa dei padroni di casa si dimostra organizzata e arcigna andando a sbrogliare una matassa piuttosto complicata. Superato il cinquantesimo minuto quindi, i due tecnici iniziano a dare il via ad una prima girandola di cambi. La squadra di Cavinato però non abbassa l’intensità rovesciandosi nuovamente nei ventidue avversari. Allo scoccare dell’ora di gioco, poi, il muro rodigino si sgretola: è il subentrato Bernini a trovare il varco giusto per battere la difesa e schiacciare l’ovale sulla linea di meta. Nikora addiziona i due punti derivanti dalla conversione fissando temporaneamente il punteggio sul 26-13.
Gli ospiti sembra possano prendere in mano definitivamente il pallino del gioco, ma non è così. Dopo qualche momento di confusione e battaglia infatti è Rovigo a portarsi, per la prima volta nella ripresa in attacco, sfruttando gli errori in fase di risalita della squadra rivale. La mischia del team allenato da McDonnell si dimostra dominante costringendo il pack petrarchino alla resa. Il direttore di gara al settantaduesimo accorda la meta tecnica che sistema la situazione sul 33-13.
La stanchezza affiora, le maglie difensive si allargano. Padova ha ancora voglia di andare nella meta campo offensiva per cercare di limitare i danni in vista del ritorno e ci riesce. Sugli sviluppi di una touche, è Delfino a pilotare la maul conseguente arrivando in meta. La conversione però manca. Finisce 33-18 per Rovigo. Il ritorno della semifinale è in programma fra due settimane a Padova.
Rovigo-Petrarca (5-0)
Rovigo: Basson, Torres, Majstorovic, McCann, Barion, Rodriguez, Chillon, Ferro, Lubian, Ruffolo (c), Parker, Boggiani, Iacob, Momberg, Muccignat
A disposizione: Cadorini, Balboni, Bordonaro, Cicchinelli, De Marchi, Loro, Ortis, Mantelli
Marcatori Rovigo
Mete: Barion (9) Momberg (13), Basson (27, 35), Meta Tecnica (72)
Conversioni: Basson (10,14, 37, 73)
Punizioni:
Petrarca Padova: Menniti-Ippolito, Ragusi, Benettin, Bacchin, Bettin, Nikora, Su’a, Michieletto, Conforti (c), Nostran, Salvetti, Saccardo, Rossetto, Ferraro, Scarsini
A disposizione: Acosta, Delfino, Vannozzi, Bernini, Targa, Francescato, Fadalti, Rossi
Marcatori Petrarca
Mete: Bernini (60), Delfino (78)
Conversioni: Nikora (61)
Punizioni: Nikora (5), Menniti-Ippolito (18)
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