PRO12: Edinburgh vince la partita, i Warriors si prendono la “1872 Cup”

Finisce 18-29. Edinburgh non vinceva a Glasgow dal 2003, Townsend lascia con l’ultimo trofeo

ph. Matteo Mangiarotti

ph. Matteo Mangiarotti

GLASGOW –  Ultima gara stagionale, per la prima volta negli ultimi cinque anni le due squadre hanno come unico traguardo la conquista della 1872 Scottish Cup e oggi, nella gara di ritorno, partono dal 25-12 per i Warriors, risultato ottenuto al BT Murrayfield nella gara di andata giocatasi a dicembre.

Il primo tempo è bruttino, con i giocatori che non si risparmiano colpi duri e al limite del regolamento praticamente in ogni raggruppamento – e  non solo; è un derby ‘vero’ e Mike Adamson, il direttore di gara (curiosità, è un ex-giocatore dei Warriors) si dà un gran daffare per cercare di tenere gli animi calmi. Al 25′ Ford va nel sin-bin pagando un pò per tutti, dopo troppe irregolarità, seguito otto minuti dopo da Hidalgo-Clyne, quando la pressione dei Warriors diventa insostenibile per i Gunners – e al 21′ Burleigh viene graziato, perchè il suo placcaggio alto su Russell poteva costargli più di una punizione.
Tema tattico della prima frazione che conferma le previsioni della vigilia, con i Warriors che provano a fare la partita e Edinburgh che colpisce di rimessa, sfruttando però al meglio tutte le occasioni (ovvero, punizioni) concesse loro dai Glaswegians.
Weir – alla prima gara da avversario allo Scotstoun – e Russell si alternano dalla piazzola (6-9 al 32′) prima che i Warriors, al termine di una lunghissima azione multifase che chiude il primo tempo, vadano in meta con capitan Jonny Gray, servito da un bel passaggio sottomano del compagno di reparto Scott Cummings. Russell, tradito dal vento, manda a lato la trasformazione e le squadre vanno a riposo sull’11-9. 

 

Nella ripresa Edinburgh deve anzitutto controllare la disciplina, perchè concedere diciotto minuti di superiorità numerica – due addirittura di doppia superiorità – ad una squadra come i Warriors è una leggerezza che si paga, solitamente, molto cara; i Gunners, oltretutto, sono adesso a quindici punti di distacco dalla 1872 Cup e servirà loro un’impresa se vogliono conservare il trofeo nella bacheca del BT Murrayfield.
Al 42′ Weir riporta avanti i suoi dalla piazzola, sfruttando la prima punizione concessa dai Warriors al raggruppamento e nel terzo quarto di gara succede quello che, quasi nessuno, avrebbe pronosticato. Ovvero che i Warriors hanno un calo di intensità e che, soprattutto, Edinburgh riesce ad approfittarne, andando in meta con Hoyland al 56′. Weir non sbaglia un colpo e i Gunners entrano nell’ultimo quarto con undici punti di vantaggio (11-22) e, soprattutto, a tre punti dalla 1872 Cup.
Sullo Scotstoun cala il gelo, i giocatori in campo sembrano aver subito il colpo e adesso fanno fatica anche a portarsi oltre la metà campo, ma due ingenuità dei Gunners – touche mancata in una punizione potenzialmente pericolosa e irregolarità al breakdown nell’azione successiva – fermano il momentum, ‘graziando’ i Warriors.
Che ringraziano e al 65′ trovano la meta con Hogg – poco prima la difesa dei Gunners era riuscita a tenere alto l’ovale sull’incursione di Seymour – servito da Pyrgos; Russell trasforma con l’aiuto del palo (18-22) e accorcia le distanze, allontanando forse definitivamente Edinburgh dalla coppa.
Russell al 68′ sbaglia il secondo piazzato di giornata ma i Warriors continuano a spingere ma sono troppo imprecisi e non riescono più a rendersi davvero pericolosi; Edinburgh ha capito che la difesa della 1872 Cup è ormai una causa persa e, come nel primo tempo, agisce ormai solo in contrattacco ma chiude la gara nei 22m avversari, trovando la meta con l’altro ex di giornata, Glenn Bryce, nell’ultima azione della gara. Weir è preciso e chiude il match sul 18-29.
I Gunners perdono la coppa per due soli punti (41-43 nella somma delle due gare), ma conquistano la vittoria a Glasgow che mancava dal 2003 a chiudere una stagione comunque da dimenticare.

 

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Tommy Seymour 13. Alex Dunbar 12. Peter Horne 11. Lee Jones 10. Finn Russell 9. Ali Price 1. Gordon Reid 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4. Scott Cummings 5. Jonny Gray (C) 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Matt Fagerson
A disposizione: 16. Pat MacArthur 17. Alex Allan 18. Sila Puafisi 19. Tim Swinson 20. Adam Ashe 21. Henry Pyrgos 22. Nick Grigg 23. Sean Lamont

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Gray (39′), Hogg (65′)
Conversioni: Russell (65′)
Punizioni: Russell (1′, 18′)

 

Edinburgh Rugby: 15. Glenn Bryce 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Phil Burleigh 11. Blair Kinghorn 10. Duncan Weir 9. Sam Hidalgo-Clyne 1. Allan Dell 2. Ross Ford 3. Simon Berghan 4. Grant Gilchrist (C) 5. Ben Toolis 6. Jamie Ritchie 7. John Hardie 8. Cornell du Preez
A disposizione: 16. Neil Cochrane 17. Murray McCallum 18. Kevin Bryce 19. Fraser McKenzie 20. George Turner 21. Sean Kennedy 22. Rory Scholes 23. Junior Rasolea

Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Hoyland (56′), Bryce (79′)
Conversioni: Weir (57′, 80′)
Punizioni: Weir (6′, 13′, 32′, 42′, 52′)

 

di Matteo Mangiarotti

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