Eleggibilità, World Rugby cambia: periodo di residenza esteso a 60 mesi

La Seconda Nazionale che blinda non potrà più essere l’U20. Modifiche anche nel Seven

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ph. Sebastiano Pessina

Lo avevamo scritto nei giorni scorsi e l’annuncio è arrivato. World Rugby ha infatti comunicato il varo di un programma di riforma dei criteri di eleggibilità internazionale, quelli riguardante la famosa Regola 8. All’unanimità il Consiglio del Board di Ovalia ha stabilito di estendere il periodo di residenza richiesto per l’eleggibilità internazionale da 36 a 60 mesi. La riforma sarà effettiva dal 31 dicembre 2020. Ecco le principali novità.

 

  •  Estensione da 36 a 60 mesi del periodo di residenza necessario per rappresentare una Nazionale diversa da quella del Paese di provenienza (approvato all’unanimità, effettivo dal 31 dicembre 2020)

 

  • Aggiunta di criteri di residenza che permettano l’eleggibilità ad atleti con dieci anni cumulativi di residenza (approvato all’unanimità, effettivo dal 10 maggio 2017)

 

  • Le Federazioni non potranno più nominare le proprie Nazionali U20 come seconda squadra internazionale seniores (l’altra squadra che blinda, insomma – approvato a maggioranza, effettivo dall’1 gennaio 2018)

 

  • I giocatori di rugby a sette saranno soggetti alla Regola 8 nei casi in cui i) abbiano rappresentato la Squadra Nazionale 7s di una Federazione avendo compiuto il ventesimo anno d’età durante o prima della data di partecipazione o ii) abbiano rappresentato la Squadra Nazionale 7s di una Federazione ai Giochi Olimpici o alla Rugby World Cup Sevens avendo raggiunto la maggiore età durante o prima la data di partecipazione a tali tornei (approvato a maggioranza, effettivo dall’1 luglio 2017)

 

 

Le parole di Bill Beaumont, che assieme ad Augustin Pichot aveva da sempre promesso un cambiamento del regolamento: “La riforma della Regola 8 costituisce un passo importante e necessario per proteggere l’integrità e la credibilità del gioco a livello internazionale. Questa estensione del periodo di residenza richiesto creerà un legame più profondo, credibile e consolidato tra le Federazioni ed i giocatori, un aspetto positivo sia per il gioco che per gli appassionati”.

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