Dopo il bando, arriva anche il via libera formale della politica
Prima il divieto di ospitare eventi sportivi internazionali, poi la delibera del governo per tornare a candidarsi. E’ tormentata la strada per la Federazione Sudafricana verso l’idea di poter accogliere la Rugby World Cup 2023. Con ancora negli occhi e nella testa il sorteggio iridato tenutosi a Kyoto per la Coppa del Mondo 2019, la Rainbow Nation può tornare a sperare di emulare il 1995, quando ospitò appunto l’allora terza edizione della RWC vincendola peraltro.
“Questa è una grande notizia e una bella opportunità per tutto lo sport sudafricano – ha dichiarato il presidente della SA Rugby Mark Alexander nel corso di un incontro con la stampa – potrebbe rappresentare un altro passaggio di modernità nella nostra cultura aprendo nuove prospettive anche su temi come le quote nere e l’amministrazione federale“.
A fargli eco le parole del ministro dello sport Thulas Nxesi: “Mi voglio congratulare con il rugby, ma anche con il cricket e il netball che si sono dimostrati sport in grado di rientrare in determinati target superando le barriera che gli erano state imposte”. Per accaparrarsi l’evento bisognerà battere la concorrenza di Francia e Irlanda.
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